Marco Zordan: voce, chitarra acustica, chitarra elettrica, piano
Marco Quaresimin: chitarra elettrica, cori
Andrea Toldo: batteria
Roberto Barumerli: basso, sintetizzatore
Anna Cavedon: tastiere e cori
Paolo Piovesan: cori addizionali e sintetizzatori
Eyes
Mirror
Light
Black Rabbit
Shine
Rubies
The Way In The Dark
We Are Pearls
Life Goes On
Things To Do
Shine
Dopo il sorprendente e.p. del 2013, arriva anche la lunga distanza per PineAppleMan, creatura del vicentino Marco Zordan e suoi fidi collaboratori.
Ormai assimilate le lezioni degli odierni cantori di folk off, si capisce che qualcosa è cambiato poiché molti brani presenti in Shine potrebbero tranquillamente posizionarsi in una tracklist degli Editors.
E' dunque la new wave aggiornata al rock del nuovo millennio l'approccio ora dominante, con buona pace di quel registro crepuscolare con cui abbiamo conosciuto l'uomo ananas.
L'apertura a soluzioni più schiettamente rock e tendenti all'epico, non troppo lontane da certi Interpol viene quindi a sostituire il folk ancestrale degli esordi, sottolineando quel ricercato gioco di luci e ombre e di netti contrasti.
Su tutto si staglia il bel timbro vocale di Marco che ci ricorda più quello di Stuart Staples dei Tindersticks che quello di Tom Smith dei già citati Editors.
Un lavoro molto omogeneo e maturo per un debut questo Shine, solo a tratti interrotto da devianze quali i freddi synth di Mirror che risvegliano antiche memorie dark, l'assolo alla Girls nella traccia Rubies, i toni teatrali alla Spiritual Front in Life Goes On o quelli commoventi alla Xiu Xiu (al netto di paranoie) in Things To Do.
Ecco, forse deviare ancora un pò di più non sarebbe male onde evitare catalogazioni troppo facili dalle quali – ne siam certi – i PineAppleMan sapranno smarcarsi visto il notevole talento.