Jim Peterik non smette mai di stupire il proprio pubblico. Dopo aver macinato un numero enorme di successi con Survivor, Ides Of March, 38 Special e Sammy Hagar, senza considerare l’ultima meravigliosa creatura, gli ispiratissimi Pride Of Lions, ecco che il musicista americano fonda un altro progetto di puro AOR, influenzato in parte da un tocco di rock sudista.
I tredici pezzi di Above The Storm si ascoltano a cuor leggero e ci inseriscono in un’atmosfera rilassata e godibile che solo l’AOR di classe riesce a plasmare.
Il sapore di Southern Rock è dato dal contributo di Ronnie e Johnny Van Zant (Lynyrd Skynyrd), che hanno partecipato alla composizione dei brani, ma questa pulsione viene affondata e si plasma alla perfezione con le melodie carezzevoli intessute dalla chitarra di Jim, che funge anche da singer principale e riesce a conquistare con un timbro caldo e lieve.
Manifesto dello stile del CD è la title-track, arricchita dalla presenza del coro degli Ides Of March, che rendono il ritornello del pezzo particolarmente profondo.

Del resto come possiamo non farci ammaliare dalle melodie sopraffine di pezzi come In The Days We Have, brano costruito con un’abilità incredibile, che riesce a toccare con professionalità tutte la corde dell’amante del rock melodico, sfoggiando grandiose linee vocali e ariose aperture nei cori.
Il vero animo di Peterik esce in modo più intimista in questo album grazie al sound decisamente vicino al AOR West Coast, raffinato e aggraziato di pezzi come The God In You.
Above The Storm ci presenta il lato più intimista di Jim anche dal punto di vista delle lyrics, tutte profondamente legate alle emozioni più intime dell’artista, che quasi si confessa ai suoi ascoltatori lasciando intravedere una buona parte del proprio carattere e dei suoi valori.
Chi preferisce Peterik nella versione più altisonante e magniloquente dei Pride Of Lions magari può non apprezzare questo disco ma se l’AOR più leggero e sofisticato è il vostro pane questo disco saprà emozionarvi.