- Tommaso Cerasuolo - voce
- Elena Diana - cello, voce
- Gigi Giancursi - chitarra, voce
- Cristiano Lo Mele - chitarra
- Rossano Lo Mele - batteria
- Stefano Milano - basso
1. Un Anno In Più (03:11)
2. Nel Mio Scrigno (03:51)
3. Leggere Parole (04:32)
4. Battiti Per Minuto (05:01)
5. Qualcuno Si Dimentica (04:24)
6. Casa Mia (03:36)
7. On/Off (03:41)
8. Brautigan (Giorni Che Finiscono) (04:34)
9. Controfigurine (04:21)
10. Giugno, Dov'Eri? (03:36)
Pianissimo Fortissimo
Sul ritorno dei Perturbazione avevamo riversato più di un'attesa. Dopo Canzoni allo Specchio (2005) esce Pianissimo Fortissimo, quinto capitolo della discografia della band piemontese di Rivoli. Un disco pieno di suggestioni, dipinto tra paesaggi di campagna come quello che campeggia nella copertina che già anticipa quanto l'ascoltatore andrà a sentire dopo aver inserito il cd nel lettore.
E' Pop costruito pazientemente, con diligenza, che nelle linee ritmiche leggere, attorniate dalle celestiali melodie di archi e dall'accompagnamento costante dell'acustica trova gli spunti essenziali per toccare vette inaspettate. Sarà forse questo il disco della svolta? A dire il vero è un po' quello che tutti gli affezionati dei Perturbazione si attendevano, dopo l'ultimo episodio di una discografia comunque notevole alle soglie del decimo anniversario dall'inizio dell'attività della band.
La bellezza di Pianissimo Fortissimo accarezza già la traccia d'apertura, Un Anno in Più, singolo di lancio del disco, che a metà febbraio la band ha deciso di anticipare al pubblico tramite le pagine del proprio sito web. Mossa azzeccata, tanto per servire un gustoso antipasto di quella che sarebbe stata la portata principale. Il pezzo è delicato e sembra disegnare immagini ora vicine, un attimo dopo più lontane, tra la voce di Tommaso Cerasuolo e l'uso sapiente e mai fuori luogo degli archi da parte di Elena Diana, unica componente femminile del gruppo.
Pianissimo Fortissimo dimostra di avere la marcia in più fin dalle prime battute, quindi.
Con Nel Mio Scrigno si perde per un attimo quell'atmosfera in cui i Perturbazione ci avevano fatti immergere nella traccia d'apertura. Ci sono le chitarre in prima fila, oltre ad una ritmica che, seppur leggermente più incalzante, non perdono la leggerezza e la tranquillità della precedente.
Ci sono altri momenti di intensità emotiva e di virtuosismo artistico di notevole impatto. Sarà il primo grande passo con il contratto firmato con Emi, sarà la possibilità di toccare nuovi orizzonti grazie ad una maggiore disponibilità di mezzi a disposizione, ma i Perturbazione ci stupiscono, trasportandoci in luoghi nascosti e forse al confine tra la realtà ed il surreale.
C'è Leggere Parole, dalle liriche struggenti (E adesso che vai, separi i volumi / la carta che scivola in cartoni / e scivola insieme a te / ma io volevo dirti non m'importa, non importa / quello che mi prendi, quello che mi lascerai / solo le parole nostre, non rubarle mai). C'è anche Qualcuno Si Dimentica, tipico quadretto all'italiana nelle sonorità e nelle immagini descritte dalle liriche, così come si erge tra tutte la toccante Casa Mia. E' il momento più delicato di Pianissimo Fortissimo, con il tappeto di violini a fare da introduzione e la voce di Cerasuolo a cantare parole colme di poesia.
Potremmo stare qui e parlarne per ore. Una cosa è certa: Pianissimo Fortissimo va giudicato nel suo insieme, nella completezza di parole e suoni che sembrano intrecciarsi senza difficoltà alcuna. Giunti alla conclusione ci rendiamo conto che questo disco sa il fatto suo, e per di più porta i Perturbazione ad una svolta forse decisiva. L'evoluzione musicale dopo Canzoni allo Specchio non si fa notare troppo. Ciò che emerge con decisione, tra le peculiarità di Pianissimo Fortissimo, è la dote di saper tradurre in musica immagini e sensazione che scorrono come flash sul tappeto di archi e di delicate chitarre che in questo disco giocano un ruolo fondamentale.
Se ascoltare un disco è davvero come leggere un libro, Pianissimo Fortissimo rappresenta l'esempio ideale.