Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Iacopo Fonte
Genere: 
Etichetta: 
Fat Records/Promorama
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Chaz
- John
- Josh

Tracklist: 

1. Introduction – Welcome to the Aviary
2. Apodiformes
3. Falconiformes
4. Strigiformes
5. Welcome To The Arborary
6. Catalpa
7. Tilia Petiolaris
8. Quercusfalcata
9. Nautical Spirits, Welcome To The Aquarium
10. Octopodidae
11. Sepiidae
12. Nautilidae

Our Brother the Native

Tooth & Claw

Due sedicenni del Michigan verso la fine del 2005 danno vita a un progetto sorprendente di nome Our Brother The Native. La giovanissima band diventa presto un trio, con l’aggiunta del terzo membro (diciotto anni) e così sfornano questo debut album, Tooth & Claw, che viene prontamente prodotto dalla indie Fatcat Records. Il motivo di questo grande interessamento da parte della label è da ricercare ovviamente in un sound davvero originale che testimonia il grande talento del combo americano. Subito con Introduction – Welcome To The Aviary emergono gli elementi caratterizzanti il mood. Si tratta di dodici track di un ambient sui generis, con una matrice acustica di chitarre, percussioni, banjo, mista a effetti elettronici noise, a voci strascicate, eclettiche, a voci di bambini, battiti di mani, versi di uccelli, a sussurri misteriosi. Il contrasto sta alla base di un’opera che diventa mezzo espressivo di emozioni, situazioni. Poi l’aspetto rustico delle track impreziosisce le atmosfere che colpiscono molto l’immaginifico dell’ascoltatore. Ogni brano sembra prendere la sua direzione verso lande utopiche, grazie a sensazioni di serenità e di semplice, ma irraggiungibile bellezza. I primi minuti di Apodiformes ad esempio racchiudono la dinamicità delle percussioni (shaker, cembalo, snare) e la dolcezza di suoni naturali che diventano, in modo fluido, noise. Viene così tessuto un sound multicolore, con dei fili che legano canzone per canzone, attraverso effetti di sampler come da Apodiformes a Falconiformes. L’aspetto ritmico qui è ad esempio cadenzato da un vocal fanciullesco molto fresco e da un’altrettanto bella linea melodica di chitarra.

Altro brano di eccellente fattura è Catalpa che evidenzia quanto questo disco sia enigmatico e soprattutto lanciato verso la sperimentazione. Il sottile riffing minimalista quasi orientale si allaccia alle percussioni che crescono gradualmente; tutto ciò fa da sfondo a un complesso vocale originale per il suo andamento a metà tra la stonatura e la malinconia. Da qui si procede tra la calma della ballad quasi favolistica, Tilia Petiolaris, e dalla etnica Nautical Spirits, Welcome To the Aquarium, dove suoni mistici e tribali cedono il passo a una situazione eterea sospesa in un iperuranio musicale. Si aggiunge poi Octopodidae che, come un romanzo formativo, contiene in sé tutti gli elementi necessari per ritrarre una vita, nella sua innocenza, nei suoi momenti di malinconia e di evoluzione verso sonorità più mature. Infine a chiudere Tooth & Claw sta la delicata Nautilidae. Anche in questa track si può usufruire di una elegante fusione tra le sonorità noise più acide, tenute in sottofondo a giri di piano evocativi che accompagnano metaforicamente l’ascoltatore verso la fine di questo sogno.
Sono in tutto cinquantaquattro minuti di sperimentazione pura, di ottima qualità, dotata di una varietà tale da non rendere oppressivo il sound. La leggerezza e la purezza, proprio quella delle voci, caratterizzano questo debut album, che è un’ottima prima pietra per proseguire una carriera davvero promettente.

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