Sy Keeler - voce
Nige Rockett - chitarra
Alan Jordan - chitarra
Jeff Williams - basso
Steve Grace - batteria
SETLIST:
1. Intro
2. Let There Be Death
3. Angels Of Death
4. Thermonuclear Devastation Of The Planet Earth
5. Killing Peace
6. Fight With The Beast
7. Metal Forces
8. Twisted Jesus
9. Intro
10. Flame Of The Antichrist
11. Shellshock
12. Demoniac
13. Burn
14. Power From Hell
Live Polish Assault 2007
L’Inghilterra non è mai stata certamente rinomata per il thrash metal, genere nato e cresciuto negli States e, per quanto riguarda l’Europa, principalmente diffusosi in Germania. E’ anche per questo che gli Onslaught, insieme ai Sabbat uno dei principali gruppi del thrash di oltremanica, non hanno mai raggiunto il successo sperato, esaurendo la loro carriera nel corso dei gloriosi e proliferi anni ‘80 per poi sciogliersi definitivamente in seguito alla crisi del genere.
Ma non si preoccupino i fan che ne aspettavano il ritorno: siamo nel nuovo millennio, e per tutti è tempo di reunion; e così nel 2005 la band britannica, recuperato il vecchio cantante Sy Keeler, che era stato al microfono nel periodo 1986-87, e con l’aggiunta del nuovo arrivato Alan Jordan alla chitarra, ha deciso di tornare al lavoro, arrivando in questo 2007 a pubblicare il quarto full lenght, Killing Peace. Musicalmente parlando, il sound del gruppo è un thrash piuttosto canonico, aggressivo e fortemente anticristiano, con una componente di stampo germanico, Kreator in primis, unita ad elementi caratteristici del thrash di oltreoceano, dall’iconologia tipicamente Slayeriana alle influenze dei Testament nei pezzi più recenti.
E giungiamo dunque a questo Live Polish Assault 2007, registrato nell’ambito del tour europeo della band in occasione del loro primo concerto in Polonia, terra che viene spesso utilizzata per registrare show dal vivo; in effetti l’atmosfera è buona, il locale è pieno e la gente molto interessata e coinvolta. Anche dal punto qualitativo abbiamo di fronte un disco molto professionale, con una buona qualità audio e riprese nitide, omogenee e dinamiche, grazie a frequenti cambi di inquadratura e telecamere in movimento, che passano spesso e volentieri dalla band al moshpit sotto il palco.
Ciò che manca a questo DVD è uno show davvero degno di nota: introdotto nel migliore dei modi dalla marziale ed epica colonna sonora di Dove Osano Le Aquile, storico film di guerra e spionaggio ambientato in un castello nazista durante la II Guerra Mondiale, il concerto degli Onslaught si rivela a tratti privo di quel mordente che permette di gioire a pieno di fronte ad un concerto thrash: abbiamo infatti una band un poco statica e non del tutto coinvolgente, che si prende delle pause a volte eccessive tra un brano e l’altro, sfigurando un poco di fronte agli show tirati e devastanti di alcuni loro colleghi.
Dal punto di vista dell’esibizione, comunque, abbiamo di fronte una band affiatata e preparata, capace di spaccare i timpani durante una scaletta che ripercorre tutta la carriera degli Onslaught, dalla prima granitica Let There Be Death alla conclusiva, veloce e distruttiva Power From Hell; molto riusciti sono anche i brani tratti dall’ultimo disco, come la opener Burn e la title track Killing Peace. Unica pecca, oltre ai vocals di Sy Keeler che, pur dimostrando di essere un cantante versatile, si trova a volte un poco in difficoltà nelle parti più acute, sono i suoni, che penalizzano un poco le due chitarre togliendogli il posto d’onore che gli spetterebbe di diritto, e dunque rendendo alcuni episodi poco potenti e graffianti.
La durata del concerto inoltre, che supera di poco l’ora, lascia un poco delusi, ma ci si può rifare con una vasta scelta di contenuti speciali, che comprendono una lunga intervista a Nige Rockett e Sy Keeler, che raccontano la storia della band dagli esordi alla decisione di tornare a suonare assieme, oltre ad ulteriore materiale audio e video registrato in Giappone e in Inghilterra, e a numerose informazioni sul gruppo.
Live Polish Assault 2007 è dunque, come già sottolineato, un lavoro molto ben fatto dal punto di vista del montaggio e della produzione, che però non rappresenta nulla di sensazionale dal punto di vista dell’esibizione in sè. Chi conosce e ama la band troverà ciò che sta cercando, magari con qualche rimpianto per uno show non proprio perfetto; chi invece sta cercando un 100% Live Thrash (come viene pubblicizzato sul retro della confezione) farà meglio ad orientarsi su altri prodotti.