L’Alternative italiano sta diventando una realtà sempre più concreta, costituita da artisti innovativi e capaci di saper creare un sound personale: i Newborn ne sono una testimonianza e il demo pubblicato nel 2004, l’omonimo Newborn, mette in rilievo le grandi qualità compositive del quartetto di Udine.
Fortemente ispirati dai timbri di Tool, A Perfect Circle e Oceansize, i Newborn propongono quattro splendide canzoni, che spaziano dall’Alternative più riflessivo e ragionato a punte più aggressive, quasi Crossover.
Ciò che spicca già dal primo ascolto è la sensibilità con cui la band si accosta ad ogni brano presentato; la voce in particolare è la marcia in più che permette di giungere a massimi livelli, poiché il tono vocale adottato dal cantante/chitarrista Marco Celotti è completamente intriso dell’eleganza esibita da Maynard James Keenan nelle sue eccezionali opere.

La traccia d’apertura, Find Another, rappresenta forse il legame più evidente con le sonorità Tool, in quanto, esaltata dall’ottima registrazione e produzione, essa non subisce mai momenti di calo e, accompagnata dai riffs ricercati di chitarra, basso e batteria, delinea atmosfere degne del celebre Lateralus. La struttura del pezzo ricalca perfettamente i Tool, perché la linea del basso che disegna la ritmica rimane costante e funge da perno per l’approccio della voce, pulita e piacevole.
Sempre la stessa voce permane in quell’alone di malinconia già leggermente accennato da Find Another nella seconda Unfold, la migliore del lotto, che pare essere tratta direttamente dal capolavoro Thirteenth Step (A Perfect Circle). La compostezza emanata da tale brano è massima, creata sapientemente dagli arpeggi e dalle soluzioni geniali proposte dalle chitarre, paragonabili anche alle raffinatezze Alternative mostrate da Oceansize, Amplifier e Red Sparowes al grande pubblico internazionale.
Reminescenze da Mer de Noms, primo album degli A Perfect Circle, si ritrovano anche nella terza Reflections, giocata sulle alternanze tra parti distorte ed aggressive e sezioni distensive, in cui si notano le complesse trovate musicali ideate dal gruppo friulano.
Begin To Run chiude il demo con la sua direzione più Nu Metal, nonostante alcune aperture melodiche in stile Incubus, che alleggeriscono l’impatto della canzone sull’ascoltatore, facendola fuggir via veloce senza pecche.

In definitiva è sorprendente come una band del tutto sconosciuta al panorama internazionale sia riuscita a produrre un semplice demo di quattro tracce meritevole di essere considerato un capolavoro nel suo genere. I Newborn, attivi ormai da due anni, non faticheranno di certo ad emergere se continueranno sulla via del primo demo, curato sotto ogni particolare e per questo da reputare una delle migliori pubblicazioni in Italia.
Già il logo presente sulla copertina del demo richiamava la seconda band di Keenan nella grafica: anche la musica espressa è figlia degli A Perfect Circle, ma capace di introdurre elementi inediti nell’Alternative che lasciano realmente stupiti.