Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Roberto Boasso
Genere: 
Etichetta: 
Remedy Records/Frontiers
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Trolfbert (Niklaus Jung) - chitarre
- Berthelm (Dirk Färber) - basso
- Tramheim (Martyn Maat) - batteria
- Nachtgarm (Steve Marbs) - voce


Tracklist: 

1. Eisen Wider Siechtum (04:09)
2. Old Stigma (04:16)
3. Türme (04:09)
4. Answer To All Questions (04:42)
5. Honour Demise (02:49)
6. Gloomy Sunday (04:29)
7. Das Erbe (05:34)
8. Die eherne Replik (07:08)
9. Harvester Of Storm (03:06)

Negator

Die Eisernen Verse

I presupposti per fare un buon lavoro c’erano, visto come Old Black, loro primo full length, era stato accolto dalla critica. E i Negator un buon lavoro lo hanno fatto.
Accostandosi in particolare ai Dark Funeral come modo di interpretare il Black Metal in questo disco, i Negator, fondatisi in Germania, propongono pertanto un Black prevalentemente incentrato su ritmi molto veloci, che colpisce per la furia che riesce ad emettere.

Analizzando Die Eisernen Verse emergono molte caratteristiche positive: i già eccellenti riffs sono esaltati da una buonissima produzione, che ne esaspera l’incisività; le ritmiche sono sì frenetiche, ma non esenti da variazioni, rivelandosi sia un ulteriore fattore a contribuire alla violenza che si vuole e che si riesce a creare, sia un elemento di stacco da questa stessa violenza e di arricchimento nella struttura e nella complessità delle tracce, durante i rallentamenti che appaiono non così poche volte come si potrebbe pensare. Decisiva è anche la parte vocale, basata quasi perennemente su uno screaming classicamente Black Metal molto efficace. Non da sottovalutare, infine, il considerevole tasso tecnico posseduto dai componenti della band, di certo sopra la media di quanto si possa sentire in questo settore della musica.
Sorprende, dopo tanta furia, il trovarsi ad ascoltare delle chitarre acustiche, verso la fine dell’album e, più precisamente, durante la settima e l’ottava traccia, Das Erbe (strumentale) e Die Eherne Replik.
Fra i più efficaci brani figurano Old Stigma e Türme, ma anche l’opener, forse i migliori esempi di quella via di mezzo fra melodia e impetuosità che è poi la più importante e interessante qualità del disco.

Essenzialmente, questo dei Negator è un lavoro ben riuscito, compatto, immediato; non è un capolavoro, non contiene innovazioni rilevanti, ma del resto queste non sono prerogative che si vanno a cercare nel Black Metal di questo stile. Per chi fosse in possesso (e lo apprezzasse) di Old Black, il discorso non cambia: Die Eisernen Verse rimane un disco consigliato, pienamente raffrontabile al suo predecessore, con il quale spartisce una grande aggressività e un songwriting veramente valido, e si differenzia per qualità sonora, in questo caso decisamente più “moderna” e potente, e in generale per un attitudine meno “old style”. Viceversa, se si dovesse gradire Die Eisernen Verse, si troverà in Old Black un disco assolutamente degno dell’ascolto.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente