- Gatto Panceri 666 – basso, cori
- Mohammed Abdul – chitarra, cori, tastiera
- Potowotominimak – voce, cori
- UinonaRaider (Milino) - batteria
1. Intrue
2. Tricycles Of Steel
3. True Metal Of The World (AH-AH)
4. Burger
5. King
6. Introducing The Power (Potentia Magni Gladi Vobis)
7. Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword)
8. Pino
9. Metal-LA-LA-LA
10. Gioca Truè (Other Bands Play, Nanowar Gay)
11. The Number Of The Bitch
12. Entra L'Uomo Di Sabbia
13. Triumphant March Of The Nano-Warrior
14. Outrue
Other Bands Play Nanowar Gay!
All’insegna del metal più irriverente di tutti i tempi ritornano gli sconclusionati Nanowar con il fiammante nuovo platter Other Bands Play Nanowar Gay!
A dir la verità, rispetto alle release precedenti, i nostri hanno saputo migliorare la produzione (che era precedentemente pessima) ed anche il livello compositivo dei brani presentati.
Praticamente ora si riesce ad ascoltare un album intero dei Nanowar ridendo solo dei testi e della musica presentate e non di come il sound proposto viene suonato e registrato.
Oggetto dell’assalto dei quattro nanacci in quest’occasione sono ancora i Manowar, i Rhapsody, più Metallica e Iron Maiden; a ognuno dei gruppi menzionati viene dedicatea almeno una song molto divertente.
Forse il pezzo più riuscito è proprio The King (in cui troviamo tra gli altri l’ospite speciale ai cori Fiorella Mannoia…Mah! Che sia veramente lei nella parte della regina assatanata di sesso?), parodia delle song ariose e stracolmi di cori dei Rhapsody e degli album solisti di Luca Turilli. In questo brano la fanno infatti da padrone cori e ritmiche folkeggianti che si ripetono all’infinito in un crescendo esilarante.
Gli Iron Maiden vengono sbeffeggiati con The Number Of The Bitch, ovviamente rifacimento della celeberrima The Number Of The Beast; in questo caso il numero famoso è il 166 166 166, ossia la linea porno telefonica per solitari in cerca di compagnia, invece del ben più noto 666, numero della “bestia”. La cover riesce bene ed è senz’altro divertente.
Ai Metallica è invece dedicata Entra l’uomo di sabbia, un rifacimento in italiano di Enter Sandman che onestamente lascia abbastanza indifferenti e risulta l’episodio più debole del lotto.
Infine restano i Manowar, a cui i nostri nanacci dedicano la title-track, che altro non è se non un mix di alcune parti di famosissime song dei kings of metal, ossia Hail And Kill, Metal Daze, Black Wind Fire And Steel e Kings Of Metal. Semplicemente da spanciarsi la parte del testo che recita, rifacendosi all’ultima song citata: “We only atttract whimps, ‘cause we’re too dumb / Just two retard people, that’s Nanowar’s crowd.”.
Altro oggetto di satira da parte dei Nanowar sono poi sempre i napoletani (nella demo precedente infatti avevamo la nota Master Of Pizza dedicata alla città del Vesuvio) qui rappresentati da Pino il pizzaiolo che ogni tanto imperversa nel corso della title-track.
Inoltre rientrano nel nuovo platter anche diverse track divertenti come la cadenzata Metal! LA LA LA LA LA, canzoncina che il Nanowar di turno canta sotto la doccia dopo aver fatto strage di poser!
Ricordiamo poi The Power Of The Power Of The Power Of The Power… Of The Great Sword, pezzo di otto secondi introdotto da un intro di più di due minuti.
Insomma Other Bands Play Nanowar Gay! è un coacervo di situazioni paradossali e comiche, divertente e sguaiato, che fa registrare un miglioramento non indifferente nella carriera dei nostri. La comicità qui è però, ricordiamolo bene, grezza e volgare…ma risulterà difficile non sghignazzare ascoltando questi pezzi…