Voto: 
7.2 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Massacre Records/Audioglobe
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Holger Franz - voce
- Sanedin Pepeljak - chitarra
- Tilman Scholz - chitarra
- Oliver Klein - basso
- Stefan Kolb - batteria
- Joachim Penc - tastiera
- Dominik Stephan - cornamusa


Tracklist: 

1. Fiur (03:29)
2. Muspilli (03:35)
3. Herz aus Stein (04:10)
4. Fernweh (04:37)
5. Niob (03:20)
6. Lauf! (04:22)
7. Windfahrt (05:18)
8. Nur ein kleines Stück vom Himmel (05:26)
9. Wahrheit (03:41)
10. Der Totmacher (04:35)
11. Glut in euren Augen (04:06)

Nachtgeschrei

Am Rande Der Welt

Dopo aver esordito nel 2008 con l’opera Hoffnungsschimmer, i tedeschi Nachtgeschrei tornano a distanza di un solo anno con Am Rande Der Welt, continuando la preziosa collaborazione con la loro connazionale Massacre Records. Con un Folk Metal aperto a diverse sfaccettature Rock e a qualche intermezzo di matrice Neo-Folk, il seven-piece originario di Francoforte si è da subito conquistato un notevole responso sia in Germania (essendo previsti nel bill del prestigioso Wave-Gotik Treffen di Lipsia), sia tra gli appassionati di Pagan Metal, Folk e generi affini.

La particolarità della formazione è da ricercare nell’uso centrale della cornamusa come strumento portante delle melodie tessute nei brani cantati veri e propri; per quanto riguarda gli intervalli più atmosferici, viene invece adottata la venatura folcloristica tipica delle realtà Neo-Folk nordeuropee. Tuttavia la musica dei Nachgeschrei ha una struttura base derivata dal florido sottobosco Folk Metal che ha visto succedersi negli anni storici gruppi come Otyg, Finntroll, Asmegin o nuovi progetti come i Korpiklaani. Pur essendo coinvolgenti e suadenti, i temi tessuti dalla commistione di tastiera e cornamusa vengono sostenuti da un’architettura Metal abbastanza canonica e deludente; per tale motivo brani come Muspilli o Windfahrt convincono solo in parte, perché totalmente inscrivibili nella tradizione Folk Metal delle sopra citate bands.
Ciò che invece riesce ad attirare l’attenzione dell’amante dei timbri folcloristici è rappresentato dalle tracce in cui la chitarra classica interviene come supporto al cantato (la quarta Fernweh o certe sezioni di Herz Aus Stein), contribuendo all’evoluzione teatrale del pezzo: i Nachtgeschrei conservano infatti molti tratti comuni ad un certo filone gotico tedesco, personificato dai vari ASP o Letzte Instanz, come dimostrano la direzione del cantato e la tensione musicale che permea diversi episodi.
L’interpretazione vocale risulta sempre grintosa e drammatica e questo forse potrà non essere apprezzato dai cultori delle sonorità più impetuose ed aggressive: nelle zone più distese e dal sapore prettamente commerciale appare forte l’influenza di In Extremo e Subway To Sally, tratto non presente nei due demo precedenti il debutto discografico e appena accennato sullo stesso Hoffnungsschimmer.
Forse il punto di debolezza di un album come Am Rande Der Welt è da ricercarsi nell’eccessivo impiego della voce, che lascia poco spazio alle parti strumentali, oniriche e travolgenti.

In definitiva l’ascolto della seconda prova discografica per i Nachtgeschrei lascia nella mente piacevoli sensazioni, nonostante la pesantezza e l’aura soporifera che traspaiono in alcuni intervalli. Pur non potendo ancora essere minimamente paragonati alle celebri realtà che hanno diffuso il Folk Metal a partire dagli anni Novanta, i tedeschi conservano ottimi margini di miglioramento e con un’etichetta come la Massacre potranno anche permettersi occasioni preziose, proprio come l’inattesa ma meritata partecipazione all‘edizione 2009 del Wave-Gotik Treffen.

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