Satanic Curses rappresenta la seconda release nello spazio di poco più di un anno per i Mystic Prophecy sotto l'egida della nuova label Massacre Records, dopo che il flop di Never Ending aveva segnato la fine del rapporto tra la metal band tedesca e la Nuclear Blast. La line up rimane la stessa con la quale si sono ripresentati appena lo scorso anno con il precedente Savage Souls, loro primo album edito per l'appunto dalla Massacre, e che vedeva l'ingresso dei due nuovi chitarristi Grimm e Pohl e del nuovo batterista Matthias Straub.
Chi conosce i Mystic Prophecy sa già cosa aspettarsi, infatti il combo germanico non ha mai minimamente accennato ad un cambio di stile ed è rimasto coerente alle proprie convinzioni e legato alle proprie radici anche quando ha dovuto affrontare il periodo più buio culminato nel conseguente cambio di label e formazione, quindi si ripropongono con un power/speed veloce, potente e cattivo, che sembra fondere quel carattere epico tipico della tradizione heavy/epic degli albori con la potenza incalzante che ha da sempre contraddistinto il power di scuola americana.

Satanic Curses nel complesso risulta fin troppo compatto ed inquadrato, con il rischio di rendere difficile l'ascolto specie a chi non troppo avvezzo a sonorità così pesanti, infatti dall'iniziale Back From The Dark passando per le varie Damnation o Evil Of Destruction fino alla conclusiva We Fly, tutte le caratteristiche che da sempre hanno contraddistinto il loro sound, che vanno dalle ritmiche martellanti e veloci della coppia Albrecht-Straub al guitar-work possente e al riffing tagliente ed incisivo delle due asce di Grimm e Pohl fino al cantato aggressivo talvolta sfociante nello scream, sembrano ripetersi con una certa costanza senza quasi mai abbassare il tiro.
A brillare maggiormente ci sono alcuni brani che fanno invece presa su melodie e cori per quanto possibile più catchy, come le ottime Sacrifice Me e Satanic Curses, entrambe in possesso di linee melodiche facili ma non banali, intervallate dall'altrettanto valida Dark Forces, che veloce ed incalzante nelle strofe esplode poi in un chorus colmo di potenza ed aggressività. Demons Blood invece si distingue per le sue atmosfere più oscure e solenni, ricreate in particolare dall'interpretazione pulita ed evocativa del singer Dimitri Liapakis, mentre l'album inizia adesso a stagnare un po' benché i cori esplosivi ed il mood rockeggiante delle pur buone Rock The Night e We Will Survive riescano almeno in parte a tenere alta la tensione prima di arrivare ad un finale soddisfacente con Grave Of Thousand Lies e soprattutto con la sorprendente cover di Paranoid dei Black Sabbath, che riproposta nella loro versione speed/power acquista una bella carica di grinta ed aggressività, condita dal solito riffing incalzante, da solos veloci e da ritmiche serrate e sempre potenti.

In definitiva i Mystic Prophecy, che sembrano un po' la risposta teutonica agli Iced Earth, con Satanic Curses compiono un ulteriore passo in avanti rispetto al precedente Savage Souls, grazie soprattutto ad una maggiore continuità, dimostrando sì di essere una buona band, lontana dalle banalità e da certe velleità estetiche che caratterizzano molte delle band attualmente presenti in questo specifico genere, ma che al tempo stesso continua purtroppo a mantenere un basso profilo, non riuscendo a piazzare quel lavoro che consentirebbe loro il tanto agognato e definitivo salto di qualità. Resta comunque il fatto che si tratti di un bell'album per chi vuol sentire un po' di robusto e massiccio speed/power.