Voto: 
8.5 / 10
Autore: 
Mimmo Cinieri
Genere: 
Etichetta: 
Cargo Records/Andromeda
Anno: 
2008
Line-Up: 


- Zac Brown - voce
- George the Wolf - chitarra
- Joey Debbs - batteria
- J - basso

Tracklist: 

1. March of the Hung
2. Double Barrel Blues
3. Least Amount of Man
4. Shpd's Hwy
5. Isle of Skye
6. The Same as Fire
7. Sophia
8. A Siren's Chorus
9. The Cross
10. Ten: 46
11. Lift the Storm

My Uncle the Wolf

My Uncle the Wolf

Sbarcano in Europa con questo lavoro quattro ragazzi di Brooklyn dediti a suonare propri brani di matrice prettamente stoner. L’album vede alla produzione Jimmy Bower (Down e Eyehategod), qui nelle vesti anche di bassista. Il loro biglietto da visita è uno dei migliori ascolti del genere di questi ultimi anni: la band riesce infatti ad amalgamare i suoni più classici del genere fondendoli con riff Sludge e a tratti richiamando il più odierno Hardcore.
La duttile voce rispecchia perfettamente la fusione strumentale e si adegua a cantati tipici dei suddetti generi, riuscendo a non annoiare. Molto oculato anche l’ordine dei pezzi che incrocia parti granitiche ad altre psichedeliche. Spontaneo viene paragonare il lavoro a quello ultimo dei Down: la voce in primis emula, conservando comunque una propria personalità, quella di Phil Anselmo, così come la scelta di sonorità desertiche che confina il gruppo in un genere di elite.

Passando all’analisi dell’album, notevole il brano d’introduzione March Of The Hung, che senza pretese di originalità rispecchia appieno la tradizione musicale dei Kyuss, risultando comunque un’intro più che adrenalinico. Con Double Barrel Blues il tiro sonoro si abbassa e quasi sembra di riascoltare i Soundgarden di Superunknown; eppure anche nella “prova della ballata“ il gruppo riesce a dimostrare una capacità compositiva pienamente matura.
Il resto dell’album continua ad alternare questi due aspetti, riuscendo a non risultare mai stancante, anzi stimolando la voglia di ascoltarlo più e più volte sino al torcicollo.
Naturalmente l’intero lavoro si presta ad essere apprezzato fin da subito da chi ha avuto modo di conoscere gruppi come Big Business, Hoover e Mastodon, ma anche da chi è novizio del genere grazie appunto alla già citata capacità del gruppo di rendere l’intero lavoro più che digeribile.


NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente