Voto: 
6.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Peaceville Records
Anno: 
2009
Line-Up: 

- Aaron Stainthorpe - voce
- Andrew Craighan - chitarra
- Hamish Hamilton Glencross - chitarra
- Katie Stone - tastiera, violino
- Lena Abé - basso
- Dan "Storm" Mullins - batteria


Tracklist: 

1. My Body, A Funeral (06:47)
2. Fall With Me (07:17)
3. The Lies I Sire (05:29)
4. Bring Me Victory (04:08)
5. Echoes from a Hollow Soul (07:19)
6. ShadowHaunt (04:37)
7. Santuario di Sangue (08:27)
8. A Chapter in Loathing (04:46)
9. Death Triumphant (11:06)

My Dying Bride

For Lies I Sire

Corvi, mausolei di pietra, croci sanguinanti: questa dimensione funerea che media fra sacro e profano è divenuta dal 1990 l’elemento portante dell’inconfondibile stile dei My Dying Bride. Le litanie di morte tessute all’epoca del maestoso capitolo The Angel And The Dark River sono state ripercorse negli anni dalla formazione di Halifax introducendo costanti variazioni sul tema e permettendo agli ascoltatori di essere stregati da un’atmosfera tanto lugubre quanto ricca di fascino. Tra momenti di notevole freschezza compositiva ed altri di vuoto creativo, la band capitanata da Aaron Stainthorpe ha comunque tracciato le linee guida per numerose altre realtà sorte dalla seconda metà degli anni Novanta, proprio perché le sonorità proposte non abbiano mai subito cambiamenti così radicali di album in album.

Rinnovati sotto il profilo della line-up, i My Dying Bride si ritrovano ancora nel 2009 a perseverare nel loro viaggio all’interno dei meandri del Doom più granitico e romantico, presentando il successore di A Line Of Deathless Kings, ovvero For Lies I Sire.
La dipartita dello storico bassista Adrian Jackson giunge in seguito ad un periodo abbastanza travagliato per il gruppo inglese, attivo ormai da quasi vent’anni nel panorama musicale europeo e forse arrivato ad una fase piatta della lunga carriera.
A questa profonda perdita nella line-up, si aggiungono l’allontanamento della tastierista Sarah Stanton, rimpiazzata da Katie Stone (anche violinista) e l’entrata di Dan Mullins alla batteria, per sostituire il session musician John Bennett, ingaggiato solo per la pubblicazione di A Line Of Deathless Kings.
For Lies I Sire si prospetta come un disco povero di idee in quasi la totalità della sua struttura, ad eccezione di un paio di tracce che potrebbero essere collocate su episodi come The Light At The End Of The World o The Dreadful Hours.
L’incipit monumentale con My Body, A Funeral culla e trascina in un’aura romantica struggente e riflessiva, memore della sensibilità tipica del periodo d’esordio, incentrata sul largo impiego del violino come seconda voce di molti brani.
Altra canzone che alza il livello di un disco sottotono è Echoes From A Hollow Soul, più legata all’alone di Like Gods Of The Sun, con il suo andamento ricco di pause e il suo timbro gelido e spettrale.
Il resto dell’album appare davvero deludente, perché monotono e ripetitivo dei cliché del genere che non hanno mai abbandonato gli ultimi My Dying Bride; anche la voce di Aaron Stainthorpe non riesce più a competere con il tono mistico o con il growl penetrante degli album precedenti.
Ruvido ed insapore, For Lies I Sire scorre via senza lasciare alcuna emozione e descrivendo architetture prive di solidi basi strumentali, arricchite solo da un uso posato del binomio tastiera-violino, vero punto di forza dell’opera.

In definitiva anche i My Dying Bride sono stati raggiunti, come già molte formazioni europee dello scenario Doom, dalla sfera della mediocrità, che non consente di far spiccare il volo ad un disco che comunque appare ancora come frutto della mente del carismatico leader Aaron Stainthorpe. Si consiglia pertanto a coloro che hanno apprezzato il feeling apocalittico e tragico dei vecchi My Dying Bride di non concentrarsi troppo su un full-length come For Lies I Sire, che non potrà rimanere nella storia del Doom come è avvenuto per alcuni suoi predecessori.

NUOVE USCITE
Filastine & Nova
Post World Industries
Montauk
Labellascheggia
Paolo Spaccamonti & Ramon Moro
Dunque - Superbudda
Brucianuvole
Autoprod.
Crampo Eighteen
Autoprod..
BeWider
Autoprod..
Disemballerina
Minotauro
Accesso utente