La scena rock inglese è sempre stata, fin dalla notte dei tempi, una delle più attive e variegate, anzi molto probabilmente è sempre stata la migliore. In questo enorme calderone di band emergenti meritano un occhio di riguardo i My Device, trio originario di Brighton e attivo sul mercato dal 2006.

E’ proprio in questo 2006 che la band pubblica il suo primo singolo, ovvero I Was Brave Today. Tale singolo sarà poi contenuto nel primo disco della band, chiamato Nervous System, uscito per la Shifty Disco. Il disco, dopo aver ricevuto pareri positivi in tutta europa è finalmente giunto anche in Italia.

Nervous System si presenta come un album più che piacevole nel complesso, divertente e non troppo impegnativo. Le canzoni sono ben strutturate e il muro sonoro creato dai My Device appare convincente. Tuttavia il platter nella sua interezza perde di ascolto in ascolto, apparendo, a lungo andare, un po’ monotono e troppo uniforme.

Get On Like A House On Fire è un opener energetica e accattivante, scandita da una batteria quadrata e ispirata, e caratterizzata da una bella melodia tessuta dalle chitarre. L’eccentricità dei My Device viene a galla anche se il disco nella sua totalità è composto da canzoni tutto sommato brevi: le distorsioni e gli effetti particolarissimi usati per Get On Like A House On Fire ne sono la prova. Aperta da un bel giro di basso (in primo piano per tutta la durata della canzone), Dangermeat esce dalle casse in tutta la sua istrionicità. La prestazione vocale si abbina perfettamente col ritmo saltellante e sincopato della canzone.
Comunque sia le chitarre prettamente in clean sono la colonna portante di tutto il My Device sound, come lo testimoniano le seguenti I Was Brave Today (il singolo dell’album), coi suoi toni allegri e spensierati, e Like Fools, We Believed Them, dove la ritmica e l’acidità del suono fanno da padrone. Particolarissima è la seguente Holy Cow! I’m Happy Now!, vero e proprio mosaico di influenze, anche se non dei più strabilianti. A cavallo tra umorismo e psichedelia, la song in questione si ritaglia sicuramente uno spazio particolare all’interno dell’album tutto.

Superando la scontata e poco ispirata Dance, si arriva alla traccia più lunga del platter, ovvero That’s All Folks: l’incipit è di natura propriamente psichedelica, mentre la traccia si snoda verso ben altri lidi, come l’indie e l’alternative. Comunque sia, la traccia si presenta come la più progressiva e varia di tutto questo Nervous System, e probabilmente anche la più ispirata.
Stay Beaufitul, Beautiful e Nosebleed ci mostrano purtroppo l’altra faccia della medaglia, ovvero dei My Device privi di idee e del mordente giusto. Le due canzoni non colpiscono più di tanto, risultando lievemente scontate e monotone. Con Do As You’re Told invece il gruppo si rialza, riportando un po’ di inventiva nel loro sound, inventiva confermata nella successiva Aloha, più ragionata e calma rispetto alla precedente. Il disco si chiude con la mediocre Kitten, che ricalca i canoni delle canzoni precedenti.

Il primo lavoro dei My Device è un disco discreto, sicuramente superiore alla sufficienza. I My Device non saranno un gruppo seminale, ma il loro rock così particolare e accattivante è più che apprezzabile. Al momento la band sta registrando un nuovo singolo, in attesa di poter registrare un nuovo album. Aspettando la prossima uscita…