Nel 2005 la Black Widow Records ha la grande fortuna di poter far uscire Exhumed dei Morticia. Questa band dagli USA ha una lunga storia che inizia nel 1985 quando Matt Batchelor e Jodie Tanaka formano una prima formazione di tendenza alternative-goth rock. La passione dei due membri fondatori per il filone cinematico horror determinò poi un’evoluzione del sound del gruppo verso un gothic- death rock. In questo modo il nuovo full-length del combo americano unisce in sé l’energia del rock americano con particolari atmosfere macabre, degne di film. E proprio per questa netta predisposizione i Morticia furono ingaggiati nel 1988 per la composizione della colonna sonora del film “The Blood Club”.
Tutto ciò un solo anno dopo l’uscita del loro primo full-length, Mortal Fear. Le successive date live regalarono alla band un grande successo grazie anche alla grande appariscenza sul palco, determinata da numerosi effetti scenici. Dopo il cambiamento di line-up di Carmilla con Dave Majerus fino ad arrivare agli anni ’90, la nuova formazione registrò Thirteen Nightmares, album gothic metal che riscosse particolari riconoscimenti.

Infine la label italiana, Black Widow, realizza Exhumed. Ovvero un’opera di recupero delle track dei loro vecchi lavori che rispolvera i vecchi successi, tutti realizzati in lp, che altrimenti si sarebbero persi. E’ una fusione quindi di Mortal fear e D.O.A., loro secondo lavoro, con in aggiunta anche un live track registrata al 1st Avenue a Minneaopolis e il video di Voyeur. Un insieme di diciassette songs che esprimono in pieno il sound e le capacità tecniche della band.
A cominciare dalla stessa Mortal Fear con il suo intro misterioso, si continua poi con And Now the Screaming Startscon un sottile arpeggio di chiatarra. Il vocal femminile esprime inoltre in modo molto caratteriale il sound vivace dei Morticia.
Una vivacità predominante, determinata dagli assoli di batteria e di chitarra che tessono effetti sonori squillanti come in Cabaret of Death, You Scare Me to Death, Voyeur, che contengono la grande carica rock anni’80, firmata USA. D’altra parte si hanno anche atmosfere più macabre come in Zombie Love, in Pennies Upon My Eyes. Il suo intro appare molto ragionato, gotico mentre lascia spazio dopo ancora a un esaltante solo di chitarra. Con ciò si ha poi la stessa D.O.A., altra track horror grazie al suo andamento molto ragionato.

Tutto il disco si mantiene su questi livelli con un alternarsi, per quanto riguarda il vocal, di Jodie Tanaka e di Betsy McComber con parti parlate al maschile. Alla base di quest’opera si può riconoscere poi la particolare atmosfera macabra e al contempo energica per un sound che ammette sicuramente come antecedenti gli Alice Cooper, i The Damned o anche i Doors. Ottimo lavoro anche per la label italiana che ha avuto una bella trovata nell’andare a riprendere i Morticia. “Morticia coming back from the grave for you”.