Voto: 
7.0 / 10
Autore: 
Stefano Magrassi
Genere: 
Etichetta: 
Metal Blade/Audioglobe
Anno: 
2007
Line-Up: 

Mike Hrubovcak - Voce
Mark English - Chitarra
Mike Poggione - Basso
Lee Harrison - Batteria

Tracklist: 


1. Spiritual Apocalypse
2. Firestorm
3. Apostles Of The Endless Night
4. Within Divisions Of Darkness
5. The Inhuman Race
6. Remnants Of Divination
7. Illumination
8. Sacred Oblivion
9. The Bloodline Horror
10. Triumph In Black

Monstrosity

Spiritual Apocalypse

Il 2007 segna il ritorno, dopo quattro anni dall'ultimo Rise To Power, di un'altra band storica nell'ambito death metal e in particolare per quello che riguardo la florida che ad inizio anni '90 aveva dato i natali a svariati gruppi storici per il genere. Orfani ormai di uno dei suoi chitarristi storici, Tony Norman, e con una formazione che ha ben poco da spartire con l'originale, i Monstrosity si presentano di nuovo per riproporci il loro particolare death metal con la "d" maiuscola, da sempre unione perfetta di tecnica cristallina, velocissima brutalità e gusto melodico.

Infatti il marchio del combo floridiano è il mixare un sound tipicamente east-coast, che più di tutti deve ai Morbid Angel più maturi, con delle copiosissime dosi di tecnica strumentale, basti infatti ricordare alcuni nomi che negli anni si sono susseguiti nelle file dei Monstrosity come il già citato Norman, Pat O'Brien, Josh Rubin (ora nei Malevolent Creation) e Jason Gobel (ex-Cynic), tutti musicisti ben preparati e dalle doti non indifferenti. Tutto questo contornato da una vena melodica a dir la verità più unica che rara nel death metal statunitense, che fino a qualche album fa era ben supportata da George "Corpsegrinder" Fisher, esordiente prima di passare definitivamente nei Cannibal Corpse.

In ogni caso, un prodotto targato Monstruosity non presenta quasi mai grandissime sorprese, ma una qualità sia realizzativa che produttiva invidiabile. Discorso non molto diverso per questo Spiritual Apocalypse. Tanta doppia cassa potente, tanti riff quadrati che presto si trasformano in sfuriate violente e una voce in growl che si toglie la soddisfazione di un qualche bell'urlo.

La strana commistione di melodico e brutal si ha da subito con l'opener Spiritual Apocalypse, che tra un urlo del cantante Mike Hrubovcak e uno sweep, ci butta in faccia la tipica killer-track che non si ferma neanche un secondo, se non per infilarci qualche accordo e qualche riff atmosferici. Ed è questo un pò il trend del disco: basti ascoltare la seguente Firestorm oppure The Inhuman Race o Sacred Oblivion (seppur quest'ultima più cattiva delle altre, somigliante come stile ai Decapitated). Già con un altro stile e costruzioni più particolari si presentano Apostoles Of The Endless Night e Within Division Of Darkness, dove una batteria molto ritmata e riff di più ampio respiro lasciano spazio ad interpretazioni più moderne del genere e tanta melodia (spesso, diciamocelo, un pò fine a se stessa...).

Concludendo, si rimane in parte colpiti e allo stesso tempo un pò delusi da questo Spiritual Apocalypse: tralasciando la produzione spaventosa, le capacità tecniche e l'impegno della band, il tutto sembra un buon esercizio di maniera, dove gli elementi che hanno negli anni contraddistinto i Monstrosity vengono ripetuti e ripresi senza per questo aggiungere un qualcosa a ciò che il gruppo aveva già detto precedentemente. Senza contare che l'ascolto nella parte finale si fa noioso e alquanto ripetitivo, anche a causa delle trovate melodiche non sempre in linea col mood del disco. Insomma, un lavoro difficile da consigliare ad un pubblico ampio ed eterogeneo, ma solo ai forti amanti della band. Un ultimo commento: come guest-musician appare nel disco anche Kelly Shaefer degli Atheist.

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