Undici canzoni che non invecchiano. Undici tracce che, dopo dieci anni, suonano con intensità forse ancor maggiore. Ci riesce facile cominciare così, con un paio di pensieri che sembrano costruiti a bella posta per iniziare a parlare di Experiments On The Duration Of Love.
Un disco costruito una decade fa, oramai, ma pubblicato nuovamente da My Honey Records per riportare alla luce i Micevice di Giovanni Ferrario. Un progetto di respiro internazionale, nato nel 1998 con Marta Collica e la bassista australiana Cat Hope. Pochi mesi dopo, la partenza per Melbourne (Australia, appunto), dove questo LP venne composto e portato alla luce.
Un progetto lungimirante per il bresciano Giovanni Ferrario, protagonista nella nostrana scena musicale con una serie di svariate produzioni e collaborazioni. Nei primi mesi del 2008, l'annuncio su My Space: P.J. Harvey annuncia di voler tornare in studio entro breve e di voler portare con sé, alla chitarra, proprio il musicista lombardo fondatore.

Ci fermiamo qui, con la storia, perché Experiments On The Duration Of Love va ascoltato e raccontato per le sensazioni generate. Chitarre, bassi e contorni di voci calde ed avvolgenti sono gli ingredienti essenziali. L'atmosfera dei Micevice è intrisa di momenti onirici e punti di vista sfocati, che culminano sovente in virtuosismi d'arrangiamento. True e Degenerate Me aprono il sipario sul lavoro della band, lasciando presto la scena a Queue For Sedatives. E' questo il momento cardine della prima parte del lavoro, nel quale la chitarra acustica e le voci disegnano figure in un ambiente scenico spigoloso e vivace. Piace la scelta delle chitarre in prima linea, con un impertinente sottolineatura di pungenti innesti in sordina, che impreziosiscono il quadro nel quale a tratti il basso di Cat Hope irrompe senza mezze misure.

Sun si muove su linee maggiormente malinconiche, tra un sorriso abbozzato ed una chitarra acustica pizzicata, che fa da leggero contrappunto alle liriche. Le acide atmosfere di The Velvet Palace, creano un momento confuso e sperimentale, mentre con Silver Coat si ritorna sul tracciato grazie ad un pezzo incalzante nelle ritmiche di chitarra e nella struttura ritmica. La voce di Marta Collica non appare mai fuori luogo, perfettamente inserita nel contesto musicale che avvicina note acustiche a marcate peripezie in perfetta chiave Indie Rock.
Experiments On The Duration Of Love scorre lasciando le proprie tracce. E' una camminata che alterna passi veloci a momenti di maggior distensione, con un intrecciarsi di sensazioni che fanno precipitare l'ascoltatore in una condizione di inquietudine sonora.

Citiamo ancora la splendida Red Fish (che ben figurerebbe nei panni di soundtrack per qualche film d'autore), con la conclusiva Jazmine Song, nella quale una voce in età fanciullesca sussurra parole stonate senza più concezione, che ci riportano dritti ai versi iniziali: It's time to be true / It's time to go anywhere / I breathe my love it flows outside / And leads me to my own track / No one catch me.
Così, il quadro dei Micevice riprende colore, con undici tracce, dieci anni dopo, ugualmente intense e dirette. Una bella sorpresa per chi le note di Giovanni Ferrario le conosceva già prima. Un punto di partenza ideale per ritornare alle origini e scoprire quanto di buono cela la scena indipendente del nostro paese per chi, come noi, dei Micevice non aveva ancora sentito parlare.