MERCY KILLERS:
- Craig Fairbaugh - voce, chitarra
- Sam Soto - basso, cori
- Colin Berrill - batteria
LINE UP ENEMY ROSE:
- Tommy X - voce
- Seven O - voce, chitarra
- Rikkie Oldman - chitarra, voce
- Andru Bourbon - basso
- Martellotto - batteria
1. Lust For Hope
2. End Transmission
3. Not ABout You
4. I'mNot Wasted
5. Secrets & Lies
6. The Way It Is
7. Enemy
8. Down In The City
...And To Become One
Lo split cd di Mercy Killers e Enemy Rose pubblicato dalla I Scream Records è sicuramente un’edizione molto curata e professionale, sia per quanto riguarda la confezione, sia per quanto riguarda la qualità della registrazione dei pezzi esibiti dalle band che ne hanno preso parte.
I Mercy Killers sono un terzetto di Los Angeles dedito ad un Punk Rock ricco di influenze gotiche, che scava nella tradizione dei Cristian Death, senza disdegnare proposte più recenti come gli ormai celebri A.F.I.. Le quattro canzoni proposte su …And To Become One sono tratte dal full-lenght pubblicato nell’agosto 2006, Bloodlove, un’uscita abbastanza particolare all’interno dell’odierno panorama Punk Rock. Lust For Hope ha linee derivate dalla scena Punk/Post Punk, per il suono denso ed oscuro delle chitarre, come per i cori a tratti mesti e cupi. Il trio americano è parecchio preparato a livello di song-writing, come dimostrano End Transmission e Not About You, tracce mid-tempo coinvolgenti e dal gusto gotico di sottofondo, che permea gli effetti delle chitarre e il tono sporco. I’m Not Wasted chiude lo spazio riservato sullo split ai Mercy Killers, con il suo ritmo più incalzante e con un continuo rincorrersi delle chitarre distorte, più legate al Punk tradizionale.
Gli Enemy Rose sono un giovane quintetto belga dedito ad un Punk/Glam ordinario, ben suonato ma lontano dal costituire una soluzione dotata di personalità. La band debutta proprio su …And To Become One presentando prima Secrets & Lies e The Way It Is, parecchio influenzate dallo stile dei Quireboys, e successivamente Enemy e Down In The City, piatte e prive di elementi innovativi. La voce rimane sempre sullo stesso livello, mentre le chitarre si esibiscono in riff già visitati da tempo da centinaia di altre realtà del panorama Rock internazionale.
La prima parte dello split pertanto è colma di buoni spunti che sono sviluppati con un certo carattere da parte dei Mercy Killers; ciò invece non si può affermare per gli Enemy Rose, che dovranno affrontare ancora un lungo percorso prima di potersi distinguere con una pubblicazione soddisfacente. L’inesperienza dei cinque ragazzi di Diamond City gioca infatti a loro sfavore e il voto dello split si riduce notevolmente per la presenza dei loro pezzi inefficaci ed insignificanti.