- Brent Knopf - Chitarra, Voce, Programmazione
- Danny Seim - Batteria
- Justin Harris - Sassofono, Basso, Voce
1. Muscle'n Flo
2. The Pelican
3. Wet and Rusting
4. Air Aid
5. Weird
6. Rotten Hell
7. Running
8. My My
9. Boyscout'n
10. Evil Bee
11. Ghostship
12. West
Friend And Foe
Sotto i riflettori dell'America per l'originalità che li ha contraddistinti fino a questo momento, i Menomena non tradiscono il proprio pubblico e tornano sulle scene con Friend And Foe, un disco come al solito personale, bizzarro e ricco di un fascino ricercato e straniante. Il gruppo capitanato da Brent Knopf è uno dei punti di forza e d'orgoglio della nuova scena di Portland, cittadina americana che sta vedendo crescere tra le proprie braccia una grande mole di nuovi artisti, quasi sempre portati verso le sonorità poco convenzionali del post/avant rock, proprio come i Menomena che, sin dalla nascita del progetto, sono esplosi come tra le più peculiari proposte del rock indipendente a stelle e strisce.
La band di Portland riesce subito a catturare grazie alla facilità con cui si alternano elettronica e strumenti tradizionali all'interno di una musica instabile e ricercata ma, dall'altro lato - in quest'orgia di suoni e atmosfere deturpate - non c'è nulla di veramente grandioso da far urlare al capolavoro. Spesso il riffing è infatti poco studiato e incisivo, nudo tanto in alcune trovate melodiche quanto in alcuni arrangiamenti, non sempre all'altezza del gruppo, come dimostra ad esempio l'opener Muscle'n Flo, ipnotica e spavalda sebbene stracolma di un irritante melodismo. Ma poi, come se nulla fosse in precedenza successo, i Menomena si rendono capaci di tessere pattern melodici e atmosfere decisamente più interessanti e meglio strutturate (Wet And Rusting e Duel) grazie a splendide e ricercate combinazioni di elettronica, indie e post rock.
Ma i Menomena sanno colpire anche con quella basilare semplicità tipicamente pop, come ci fa capire la simpatica Rotten Hell, o ancora col mood metropolitano più inquietante e buio (The Pelican), quello più onirico della bella Wierd e l'avanguardismo che trasuda nelle note finale del disco grazie alle conclusive Ghostships e West.
Non sempre convincente in alcune trovate piuttosto azzardate, Friend And Foe rimane comunque un disco estremamente personale e interessante per la proposta su cui si basa, proposta che però viene espressa con un piglio ancora immaturo e senza quell'acume e quella sapienza registica che avrebbe al contrario permesso ai Menomena di produrre un grandissimo disco.