- Marco Mendoza - voce, basso
- Richie Kotzen - chitarra, voce
Guests:
- Ted Nugent - chitarra in You Got Me
- Doug Aldrich - chitarra in Your Touch
- Steve Lukather - chitarra in Live For Tomorrow
- Steve Windgart - tastiere
- Brian Tichy, Tommy Aldridge - batteria
1. Not For Me
2. Live For Tomorrow
3. Lettin' Go
4. Look Out For The Boys
5. I Want You
6. Your Touch
7. Let The Sun Shine
8. You Got Me
9. In My Face
10. Broken
11. Still In Me
12. Dance With Me
Live for Tomorrow
Dopo una soddisfacente carriera da comprimario che lo ha visto lavorare al fianco di grandi artisti come David Coverdale, Tommy Shaw o Ted Nugent, o band come Cranberries, Blue Murder e Thin Lizzy, oltre a varie partecipazioni come quella in Heavy Hitters dei MSG, adesso il bassista Marco Mendoza prova a ritagliarsi un suo proprio spazio da protagonista principale, dando alle stampe, seppur con l'ausilio dell'ex chitarrista dei Poison e dei Mr.Big Richie Kotzen, il suo primo album solista intitolato Live For Tomorrow.
Gli ospiti non hanno certo bisogno di grandi presentazioni, infatti nomi come Steve Lukather, chitarrista dei Toto, Ted Nugent, Doug Aldrich (Dio e Whitesnake tra i tanti), o ancora il batterista Tommy Aldridge (Whitesnake, Ozzy Osbourne, Thin Lizzy, Gary Moore, Ted Nugent), oltre ad avere già collaborato con lui, rappresentano una garanzia di alta qualità in ambito melodic rock ed hard, infatti è proprio in questo settore che ha deciso di cimentarsi Mendoza, tra aperture ad ampio respiro e radici che affondano nel southern e nel blues.
Mendoza mostra fin dall'iniziale Not For Me di essere in possesso di elevate doti canore in un ordinario brano di melodic hard fortemente influenzato da quel blues tanto caro sia a Richie Kotzen che allo stesso Marco, bella la title-track Live For Tomorrow che cattura grazie al suo arioso e melodico refrain, risultando tra i pezzi migliori del lotto, ed anche Lettin' Go si prodiga in buone aperture melodiche che seguono a strofe in realtà poco convincenti.
Una svolta più blues viene introdotta da brani come Look Out For The Boys e I Want You, in cui si assiste anche al duetto tra Mendoza e Kotzen, ma la qualità è un po' a sprazzi, cosa che si ripercuote un po' sull'intero lavoro che prosegue con altri brani sempre influenzati dal classico hard rock con spruzzate di blues e sleaze, da Your Touch a You Got Me, quest'ultima un po' spenta, mentre davvero bruttina è Broken. Ci pensa il rock n' roll di In My Face e l'ottima Let The Sun Shine, briosa ed in possesso di un'azzeccata linea melodica, a dare un po' di verve alla seconda parte di quest'album, che vede anche la presenza di due lenti come Still In Me e Dance With Me posti in conclusione, ad onore del vero un po' insipidi e noiosi, specie la closer.
Live For Tomorrow è un normale album di hard rock, non cattivo ma abbastanza ordinario, tanto da incappare talvolta in passaggi che sanno di risentito, ed a buoni tratti anche poco ispirato, specie dopo aver imboccato, peraltro troppo presto, quella strada che ha condotto il lavoro ad uno stantio rock dalle tinte blues.