Chiunque segua anche solo minimamente la scena Metal internazionale conosce i Manowar, la loro attitudine ed i loro limiti. Quello che invece si tende spesso a sottovalutare è la straordinaria capacità del combo nordamericano in materia di concerti dal vivo. Oltre a rivendicare il titolo di band più rumorosa del mondo, i Manowar riescono sempre a salire sul palco e dare il meglio di sé, convincendo non solo appassionati e fan, ma anche semplici curiosi e spesso persino detrattori del gruppo. Nonostante le insostenibili attenzioni riservate dal complesso di New York al lavoro in studio, è dal vivo che i Manowar ritrovano il proprio spirito originale, quello che negli anni sembra purtroppo essere andato perduto strada facendo. Benché i numerosi DVD pubblicati finora abbiamo sottolineato più volte questi semplici aspetti, Joey DeMaio e compagni si sentono comunque in dovere di regalare ai propri fan un nuovo disco dal vivo, Gods Of War Live, uscito dieci anni dopo il primo, storico, live album targato Manowar: Hell On Wheels - Live.

Partiamo analizzando subito il dilemma che accompagna ogni sorta di lavoro dal vivo: aveva davvero senso pubblicare Gods Of War Live? Almeno in parte, bisogna dirlo, sì. Un disco di questo tipo mancava in casa Manowar da otto anni (Hell On Stage) e, dopotutto, Gods Of War Live è solamente il terzo live ufficiale di una lunghissima carriera. E’ anche vero, però, che la fretta di lanciare sul mercato Gods Of War Live è stata davvero sorprendente. A neanche un anno dall’uscita di Gods Of War, certamente non il miglior album dei Manowar, la Magic Circle di Joey DeMaio mette in vendita un doppio live (dal titolo non particolarmente originale) del recente tour mondiale? Non si poteva forse aspettare qualche mese in più per poi offrire ai propri fan un lavoro veramente valido ed entusiasmante? Già, perché Gods Of War Live non riesce a catturare appieno l’atmosfera tipica di un concerto dei Kings Of Metal, cosa che invece era riuscita perfettamente agli svariati DVD pubblicati negli ultimi anni.

Pur godendo di una buona produzione, Gods Of War Live presenta alcune sbavature a livello tecnico ed una tracklist per molti discutibile. Se infatti nel primo disco si è cercato di ripercorrere la carriera dei Manowar andando a pescare i brani più significativi di questi ventisette anni (magari non quelli contenuti nei due precedenti live), il secondo CD vuole riprendere il concept di Gods Of War proponendone le tracce migliori. Il risultato è un album spaccato in due, forse comunque meglio rispetto ad un mix generale distribuito su un doppio disco. A prescindere da ciò, comunque, soltanto alcuni pezzi di Gods Of War Live acquisiscono gli elementi adatti per poi risultare migliori rispetto rispettive alle versioni in studio. Ne è un esempio la solenne Mountains, nella cui esecuzioni è possibile respirare un’aria trionfale e maestosa. Purtroppo Eirc Adams non è quello di un tempo, e nel corso di Gods Of War Live lo si può notare ripetutamente. Ai classici ed impressionanti acuti vocali, il singer nordamericano preferisce toni bassissimi, quasi gutturali, andando così a indebolire sia le singole canzoni che il prodotto finale. Per quanto concerne invece il secondo disco del live, esso si addice soltanto agli estimatori di Gods Of War, in quanto difficilmente tutti gli altri gradiranno le otto tracce del CD, tali e quali rispetto alle versioni in studio (se non addirittura peggiori).

I fan dei Manowar apprezzeranno senza dubbio Gods Of War Live, un lavoro registrato e prodotto esclusivamente per loro. Chi già conosce i Manowar sa anche come comportarsi di fronte ad una simile uscita. Purtroppo il gruppo di New York non è riuscito ad immortalare in questo doppio disco la vera essenza di un proprio concerto, andando di conseguenza a pubblicare un album per certi versi scialbo ed inutile.