- Francesco Napoletano - voce
- Ivana Giugliano - voce
- Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo - pianoforte, tastiere, moog, fx, programmazioni
- Marco Sfogli - chitarre
- Randy Coven - basso
- John Macaluso - batteria
- Roberto D'Aquino - basso, Stick
- Simone Gianlorenzi - chitarra acustica in Sai Cos'è
- Matteo Salsano - voce narrante
- Bulgarian Symphony Orchestra Sif. 309 diretta da M. Giacomo Simonelli
- Prof. Pietro Ruggiero - ideazione e composizione della parte letteraria
1. Colonna Sonora
2. Heroes...
3. ...Temporis
4. Intus
5. Finché
6. Pensieri
7. Tertia Vigilia
8. Mai Più
9. Desertanima
10. Vorrei
11. Come Un Falco
12. Uritur
13. Sai Cos'è
14. Immenso
15. Fortis
16. Senza Respiro
17. Outro
18. CS Instrumental
Heroes Temporis
Sembra che in campo Progressive le opere Rock stiano diffondendosi in modo efficace e rapido: nel 2006 l’esempio di Dracula della Premiata Forneria Marconi è stato affiancato da Heroes Temporis, opera prima del progetto Magni Animi Viri, che riunisce musicisti di calibro internazionale nella scena Rock ed un’orchestra sinfonica di cento elementi (precisamente la Bulgarian Symphony Orchestra), diretta da M. Giacomo Simonelli.
I Magni Animi Viri nascono come idea dalle menti di Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo, musicisti di estrazione rispettivamente classica e progressiva di Battipaglia (SA), che hanno pianificato un concept dalle tematiche colte, incentrato sul viaggio di conoscenza e purificazione del protagonista.
Tra le Rock-stars straniere che hanno preso parte a questa pregevole e professionale iniziativa si possono citare il bassista Randy Coven (Steve Vai, ARK, Yngwie Malmsteen) e John Macaluso (Vitalij Kuprij, ARK, Yngwie Malmsteen), mentre tra i musicisti italiani, si sono distinti Francesco Napoletano e Ivana Giugliano alle voci (liriche e clean) e Marco Sfogli (James La Brie) e Simone Gianlorenzi alle chitarre e Roberto D’Aquino (Edoardo Bennato e Gigi D’Alessio) al basso.
La presenza della voce narrante interpretata da Matteo Salsano permette di legare tra loro i diversi capitoli di Heroes Temporis, dotati di testi curati dal Prof. Pietro Ruggeri, insegnante laureato in Lettere Antiche e Moderne.
Gli Eroi del Tempo sono gli aiutanti del protagonista, le forze positive che ogni uomo possiede: essi prendono voce attraverso un coro in latino, che introduce la distanza temporale che separa la realtà dai sogni e le illusioni.
La musica proposta è un grande mix di lirica, Rock progressivo, Hard Rock e reminescenze più Pop, che garantiscono comunque una struttura organica e parecchio convincente; la seconda Heroes... è uno dei pezzi forti dell’album, ben condotto dall’eccezionale tenore Francesco Napoletano, capace di conciliare il valore lirico-sinfonico della canzone con il suo mood medievale. Le tastiere di Giancarlo Trotta e Luca Contegiacomo tessono architetture dal sapore dimenticato, adottando timbri di pianoforte o di clavicembalo che conferiscono un fascino particolare alle sezioni.
Alla quinta Finché, di matrice Pop, si contrappone ai temi Progressive di Pensieri, che rappresentano un’efficace commistione tra il Rock dei Settanta e la ripresa più aggressiva dei Dream Theater di Images & Words.
Vorrei ha un approccio Progressive Metal di buono spessore, mentre in altre tracce prevalgono temi sinfonici non privi di intervalli clean meditativi ed eleganti (Come Un Falco). La scansione della batteria di John Macaluso è parecchio valida, poiché si adatta ai diversi contesti presenti su Heroes Temporis, tanto nelle zone più sostenute quanto in quelle distese e spalmate.
I pianoforti di Contegiacomo e Trotta sono comunque l’elemento di collegamento tra un capitolo e gli altri, perché riescono ad apportare un’atmosfera delicata, affiancati dalla chitarra acustica come in Sai Cos’è.
In definitiva, il progetto Magni Animi Viri esprime con la sua qualità, sia di song-writing che di produzione, un concept di alta classe, che riunisce artisti internazionali guidati per l’occasione da due musicisti italiani preparati ed esperti.
Si consiglia pertanto Heroes Temporis a tutti gli amanti delle sonorità Progressive, ricche di tanti elementi di estrazioni musicali opposte, che vengono conciliate in un’unica opera rock ricercata e riflessiva.