Sei studio album in circa quindici anni di carriera denotano una certa prolificità, ma a questa gli svedesi M.ILL.ION, almeno finora, non sono riusciti ad accompagnare una caratura tale da poter permettere loro un posto di particolare rilievo nell'odierno panorama hard n' heavy.
Così a quattro anni di distanza dall'ultimo Kingsize e forti di un nuovo contratto con la Metal Heaven ci riprovano con Thrill Of The Chase, settimo sigillo di una dignitosa carriera iniziata nel 1991, nel quale virano in maniera decisa verso un più attuale melodic metal, pur non abbandonando affatto il loro classico hard rock, chiaramente ispirato da Deep Purple, Pretty Maids, Europe e Rainbow, che anzi continua a rappresentare la base fondamentale del loro sound, seppur mescolata adesso con ritmiche di chiara derivazione power metal.
Si tratta di una lieve e pur positiva evoluzione, accompagnata da un certo gusto per le melodie e gli arrangiamenti, cosa che permette loro di scrivere brani dal buon impatto, in grado di far presa su chiunque si mostri sensibile verso l'hard n' heavy melodico, qui incentrato soprattutto sulle keys e l'hammond di Johan Bergquist e sul drumming vigoroso e potente della batteria di Per Westergren, strumenti che peraltro, a causa di una produzione discutibile, sembrano un po' sovrastare tutto il resto.

Già la title-track posta ad apertura è emblematica delle loro intenzioni e della nuova direzione intrapresa, mostrando un bell'hard rock melodico combinato con delle ritmiche rocciose tipiche del power, peccato soltanto per quel bel solo di chitarra ovattato e reso quasi impresentabile da una produzione non proprio all'altezza, che purtroppo penalizza in maniera decisiva anche la seguente Menace To Society, che tuttavia viene almeno in parte risollevata dal refrain grintoso e melodico. Ma non sono questi i soli brani impostati su tali criteri, infatti intenti simili si riscontrano, seppure elaborati con nuove soluzioni e soprattutto nuove e sempre azzeccate melodie, nelle varie Son Of The Son, U.F.O. o Beware Of The Wolf.
Del resto non si possono mettere in discussioni le doti compositive ed esecutive dei M.ILL.ION, ed una chiara conferma di ciò ci viene fornita da una manciata di brani che si possono tranquillamente collocare ben sopra la media, come Slave To You, in cui sfoggiano un più canonico hard rock melodico (e tuttavia potente) che sembra trovare nei vari Pretty Maids e Pink Cream 69 dei vicini termini di paragone, Lonely In A Crowded Room, un pezzo hard rock in stile anni '80 con richiami appena percettibili agli Europe e in possesso di bellissime melodie e refrain che denotano classe e personalità da vendere, e From Heaven To Hell, probabilmente il momento in cui meglio riescono a fondere melodic hard e power metal, creando un brano che fa della sua vigorosa melodicità un proprio ed imprescindibile punto di forza.
Non sembrano esserci episodi particolarmente sotto tono o semplicemente poco ispirati, magari alcuni richiedono qualche ascolto in più per essere apprezzati in pieno, ma brani come The One Above, il melodic hard scandinavo di Through The Eyes Of A Child, la più grezza ed esplosiva Fires Of Siberia o la closer Need To Believe sanno sempre come mantenere alta la soglia del piacere degli amanti del metal melodico.

Thrill Of The Chase è fuor di dubbio un album piacevole, limitato sì da una produzione non proprio convincente, ma pieno di ottime melodie e buoni spunti, un lavoro che va ad aggiungere sostanza e qualità all'odierna scena del melodic metal e che conferma le potenzialità ancora non del tutto espresse degli svedesi M.ILL.ION.