- ( ) – Voce, Chitarra, Testi
- B – Voce pulita, Chitarra, Piano, Testi
- 1853 – Voce, Testi
- H. – Chitarra
- Fix – Basso
1. Shallow
2. Mental Central Dialog
3. Brand
4. Cancertid
5. Konvulsion
6. Twitch
7. Narcotic Devotion
8. Alltid - Aldrig
9. Stängt p.g.a Semester
10. Original
11. Bitter Reflektion
12. Mitt Annexia
13. Spiken I Kistan
14. En Tyst Minut
Konkurs
Is it cold in here, or is it just me?
Terza release in tre anni per gli svedesi Lifelover, dimostrazione di come il gruppo sia decisamente sulla cresta dell'onda (indubbiamente una delle nuove leve più apprezzate del moderno panorama Black scandinavo) e stia vivendo un momento di grande prolificità e ispirazione, ora supportato dalla label italiana Avantgarde Music.
“Konkurs” (che in svedese significa 'bancarotta', termine quantomai attuale e sinistro vista l'attuale crisi finanziaria mondiale) conferma quanto di buono fatto sentire nei due precedenti lavori e offre quattordici desolanti ed al contempo fascinosi panorami che continuano ad esplorare quella formula musicale che tanta fortuna portò ai Lifelover in occasione del loro album di debutto “Pulver”: un Black Metal moderno, evoluto e fortemente melodico, nettamente influenzato dal Post-Punk a tinte Dark di Joy Division e gruppi affini, dotato di un'atmosfera notturna e angosciante che tuttavia non sprofonda mai nella disperazione totale del Depressive, ma si mantiene elegantemente su un territorio di frontiera (per certi versi come hanno saputo fare gli ultimi Shining, talvolta quasi accostandosi ai toni dimessi del Rock malinconico dei Katatonia), mescolando sensazioni scomode ad attimi (falsamente?) più confortanti, agghiaccianti urla a recitazioni impersonali, un basso elettrico rigidamente pulsante a romantici tocchi di pianoforte, un riffing negativo a morbidi arpeggi smussati – il risultato è nuovamente un disco di pregio, che può fregiarsi di una registrazione e di un mixing di fattura davvero ottima (con suoni vividi e intensi) oltreché di una programmazione più raffinata di quella drum-machine che da sempre sostiene, con i suoi freddi e distaccati colpi, le composizioni del gruppo svedese (che ha però ora aggiunto un live-drummer alla propria line-up, segno forse di un futuro accantonamento della batteria programmata). Presente, anche se in misura minore del solito, anche quel velo di schizofrenica, malata ironia che porta il gruppo ad inserire sezioni ridicole o buffe come intermezzo: usanza che caratterizza i Lifelover fin da “Nackskott”, primo brano del loro primo disco, e che qui viene ripresa nel finale di “Konvulsion” (con una festosa musica da giostra posta come conclusione di un atmosferico brano di Metal darkeggiante).
“Konkurs” è un'ora di musica per le angosce notturne, per i pensieri che si cerca di nascondere negli anfratti più reconditi della mente ma che verranno inevitabilmente tirati fuori da brani come “Shallow”, che schizza le turbinanti chitarre con tre malinconiche note di pianoforte, “Alltid - Aldrig”, che presenta un Rock ombroso e introspettivo, o “Stängt p.g.a Semester”, con tristi arpeggi poggiati malinconicamente su un loop di batteria piuttosto jazzy e la solita recitazione in svedese disillusa ed ipnotica (“chi ha bisogno di essere contento di sé stesso, quando ci si può limitare a ridere degli altri?”).
Insomma, la marcatissima impronta melodica, vero motivo del successo dei Lifelover, non manca di stupire anche in “Konkurs”, che nel corso dei suoi quattordici pezzi trova innumerevoli volte il guizzo vincente: pur non avendo l'impatto rude, graffiante e maniacale che rese straordinario “Pulver”, questo nuovo album degli svedesi migliora il taglio più raffinato e notturno che già avevamo pregustato in “Erotik”, segnalandosi come uno dei dischi del giro Black 'modernista' più riusciti, brillanti ed emozionanti di quest'ultimo periodo.
Nota finale: l'edizione limitata del disco, inizialmente prevista, è stata posticipata a tempo indefinito per non meglio precisati problemi di salute (mentale?) del leader del gruppo. Ci si augura che i Lifelover non debbano seguire la sfortunata sorte dei connazionali Silencer...