- Jonathan Davis - voce, arrangementi
- James Shaffer - chitarre
- Reginald Arvizu - basso
Guests:
- Zac Baird - pianoforte
- Rob Patterson - chitarre
- Kalen Chase - cori, strumenti vari
- Michael Jochum - percussioni
- Richard Gibbs - produzione, arrangiamenti, direttore musicale
- Amy Lee - voce ospite su "Freak on a Leash"
- The Cure - ospiti su "In Between Days"
- Soh Daiko - percussioni taiko su "Throw Me Away"
1. Blind (3:30)
2. Hollow Life (3:25)
3. Freak on a Leash (3:56)
4. Falling Away From Me (3:56)
5. Creep (3:51)
6. Love Song (3:51)
7. Twisted Transistor (3:49)
8. Got the Life (3:01)
9. Coming Undone (3:35)
10. Make Me Bad/In Between Days (5:35)
11. Throw Me Away (6:20)
MTV Unplugged: Korn
Antipasto all'ottavo album di inediti dei Korn, MTV Unplugged: Korn testimonia la performance tenuta dalla band il 9 Dicembre 2006 a New York davanti ad una folla di una cinquantina di persone. Come altri artisti heavy prima di loro (Nirvana su tutti), i Korn rileggono molti dei loro pezzi in chiave acustica facendo emergere la parte meno aggressiva e più melodica del loro sound invece di quella più distorta e urlata.
Ad accompagnare l'operazione gli arrangiamenti curati da Richard Gibbs (archi, fiati, percussioni, cori), nonché l'eccellente Zac Baird al pianoforte. Inoltre, due duetti con ospiti illustri.
Apertura classica, con Blind, ma che riesce ugualmente a stupire: la canzone viene reinterpretata con chitarre spagnoleggianti ed un finale di puro flamenco. Difficile abituarsi a questa versione, ma innegabile che sia ben riuscita.
Non si può invece non restare stregati dalla rilettura della seguente Hollow Life, con intro e strofe in chiave ambient e onirica, subito spezzate dai sussulti abrasivi e un po' dissonanti di voce e chitarre, intermezzati da due pause al pianoforte ad impreziosire il tutto.
Troppo fuori fuoco invece Freak On A Leash, cantata in duetto con Amy Lee degli Evanescence: le vocals, nelle strofe, sembrano un vero e proprio dialogo teatrale forzatamente melodrammatico, e la musicalità pop degli strumenti non aiuta di certo, tuttavia la rivisitazione arabeggiante delle musiche e il finale vocale della Lee (dal classico stampo Evanescence più felice) riabilitano un pezzo che sembrava essersi perso nella radiofonicità.
L'oscura rilettura di Falling Away From Me riporta il sound su binari riflessivi, con strofe quasi dream-pop e chorus frustrato (valorizzato dagli archi e lievemente dissonante nelle chitarre).
Si arriva così alla prima cover, ovvero Creep dei Radiohead. Un passo naturale per la band quella di coverizzare tale brano: Creep è un vero e proprio manifesto del loner/loser, figura con cui Davis si è da sempre identificato, portandola in una nuova dimensione e incarnazione (dopo quella del grunge). La cover è inoltre straordinariamente ben fatta.
La seconda parte del disco difetta di classici in favore di riletture dall'ultimo full-length See You On The Other Side, forse perché sentito molto più vicino dalla band (in fondo è il primo senza Head); i remake di Love Song, Twisted Transistor e Coming Undone si fanno apprezzare (specie perché ripropongono acusticamente pezzi in origine infarciti di elettronica), ma manca qualcosa; forse delude il fatto che ci sia assai poco della bravura dei Korn in queste riletture (le parti migliori sono infatti il pianoforte di Baird, le percussioni mediorientali di Jochum e gli arrangiamenti agli archi). Inoltre l'aver prediletto questi brani rispetto ai classici lascia un po' d'amaro in bocca.
Non deludono invece una versione eccellente di Got The Life (specie per il lavoro di pianoforte) e la discreta medley tra Make Me Bad e In Between Days (con tutti i The Cure di Robert Smith come ospiti).
Chiude il disco un ultimo pezzo da See You On The Other Side, ovvero Throw Me Away; il fatto che sia uno dei brani migliori del suddetto disco e che sia riletto anche con sitar e percussioni di taiko (i timpani folkloristici giapponesi) rende la conclusione del lavoro davvero godibile.
Punti forti predominanti: nel caso delle tracce più riuscite è davvero un piacere riascoltare remake così stravolti ma allo stesso tempo ben fatti; sono inoltre piacevoli sorprese la cover e la medley.
Punti deboli predominanti: qualche classico in più (magari al posto di inutilità come Coming Undone) non avrebbe guastato; inoltre non sono granché condivisibili le autocensure sui testi per esigenze televisive (mascherate nel caso di Creep e Twisted Transistor, più evidenti su brani come Freak On A Leash).
Thoughtless, No One's There e Dirty, registrate nella medesima occasione, sono state omesse. Le prime due sono comunque b-sides scaricabili legalmente dai siti della band e di MTV.