- Frank Klepacki - tutti gli strumenti
1. Morphscape
2. Blaster
3. Freaks from Within
4. Cybertek
5. Mode One
6. Gonna Rock Yo Body
7. Cosmic Lounge
8. Morphunk
9. Defunkt
10. Virus
Morphscape
L'americano Frank Klepacki è un eclettico compositore polistrumentista indipendente, il cui background musicale, sia per influenze dirette che per realizzazioni, spazia in un vasto campionario di sonorità fra funk, industrial, elettronica e rock in varie forme, traendo influenza dai Nine Inch Nails così come dai Rage Against the Machine o dai Soundgarden.
Già membro come batterista del gruppo post-grunge I AM (che ha rilasciato un solo disco, There's a Home, nel 1995), di quello funk-soul Home Cookin' (due dischi nel 1997 e nel 2000) e dei Bitters (debutto omonimo nel 2006), Frank è però maggiormente famoso per la composizione di diverse colonne sonore, principalmente di videogiochi (Command & Conquer, Star Wars: Empire at War, Lands of Lore ecc.).
Il suo debutto ufficiale da solista arriva però dopo una carriera decennale nel 2002 con Morphscape.
Il disco si tratta di una rivistazione personale ma anche abbastanza poco a fuoco di svariati stili elettronici, nella titletrack iniziale si introducono già drum'n'bass, industrial e in piccole dosi persino breakbit, ma lungo il corso del disco si aggiungono spesso e volentieri anche linee di basso funky (su tutte la briosa e scanzonata Blaster) accanto a qualche occasionale chitarra a metà fra l'industrial metal e il grunge (l'abrasiva ma epica Freaks from Within, l'incalzante Defunkt, il bruciante industrial-funk conclusivo di Virus).
Dal punto di vista del songwriting è particolarmente evidente l'esperienza di Klepacki come compositore di soundtracks, perché tutti i pezzi sono strumentali in cui si percepisce un'attitudine improntata a combinare suoni e melodie per accompagnare un qualcosa - e in molti pezzi si nota anche l'eredità stilistica perdurata da alcune di esse.
Purtroppo il fatto che non si tratti di una reale colonna sonora rende ogni traccia incompleta, come se mancasse qualcosa a caratterizzarle. A ciò si aggiunge il fatto che la mancanza di linee vocali (se si eccettuano sporadici brevi samples) è ulteriormente penalizzante da questo punto di vista in quanto i brani di per sè seguono una certa forma-canzone con stacchi, motivi e persino ritornelli. Non si tratta, insomma, di strumentali concepite come tali e pertanto costruite a partire da questo concetto, ma di normali sequenze di refrain elettronici privi di vocals per via ancora una volta del retaggio del componimento per una colonna sonora (in cui queste considerazioni sarebbero superflue se non addirittura ribaltate a causa dei differenti obiettivi e standard).
I lati positivi del full-lenght rimangono comunque le accattivanti intuizioni melodiche, i ritmi trascinanti ed un approccio personale e maturo nel combinarli; non sempre però questo basta e l'ascolto in più di un'occasione sfocia nella monotonia.
Fra gli episodi più significativi del disco è da citare infine anche l'incalzante e melodico mix di industrial, ebm e pop di Mode One; per contro l'elettronica kraftwerkiana sporcata di strings di Gonna Rock Yo Body suona un po' ampollosa, mentre Cosmic Lounge (con beats derivati da un hip hop diluito e rallentato, scratching, hammond che cita il rock anni '60, atmosfere cocktail/lounge, basso dub) seppur apparentemente interessante è in realtà un concentrato di stili già utilizzato e poco originale, risultando così banalotta.
Cybertek e Morphunk non offrono sostanziali novità nella formula consolidata del disco.
Come nota finale va segnalato che gli album di Frank Klepacki non sono reperibili in alcun punto vendita convenzionale e sono rari persino nelle reti peer-to-peer, sono però disponibilissimi per l'acquisto (mp3 online o spedizione del prodotto finito) dal sito personale dell'artista.