- Brandon Flowers - voce e tastiere
- Dave Keuning - chitarra
- Mark Stoermer - basso
- Ronnie Vannucci Jr. - batteria
Guests:
- Lou Reed - voce nella prima traccia
1. Tranquilize (03:45)
2. Shadowplay (04:07)
3. All The Pretty Faces (04:45)
4. Leave The Bourbon On The Shelf (03:38)
5. Sweet Talk (04:18)
6. Under The Gun (02:33)
7. Where The White Boys Dance (03:26)
8. Show You How (02:46)
9. Move Away (03:49)
10. Glamorous Indie Rock & Roll (04:16)
11. Who Let You Go? (03:42)
12. The Ballad Of Michael Valentine (03:50)
13. Ruby, Don't Take Your Love To Town (03:05)
14. Daddy's Eyes (04:16)
15. Sam's Town (Abbey Road Version) (03:45)
16. Romeo And Juliet (05:27)
17. Change Your Mind (03:11) (Bonus Track)
18. Mr. Brightside (Jacques Lu Cont's Thin White Duke Remix) (08:45)
Sawdust
Per quanto orecchiabili e potenzialmente commerciali, i The Killers rappresentano senza alcun dubbio una delle punte di diamante della scena Indie nordamericana. Dalla sua nascita, nel 2002, la band di Las Vegas non ha fatto altro che collezionare premi e riconoscimenti prestigiosi (si ricordino ad esempio i due titoli vinti nei BRIT Awards di quest’anno), senza contare le oltre undici milioni di copie vendute in tutto il mondo. Dopo lo straordinario Hot Fuss del 2004 ed il più impegnato Sam's Town nel 2006, i The Killers hanno deciso quest’anno di regalare ai propri fan un nuovo disco, o meglio, un’interessante raccolta di b-side, rarità, cover e remix. Due soli full lenght possono sembrare pochi per giustificare la pubblicazione di un lavoro di questo genere, tuttavia occorre pensare all’impatto che Hot Fuss e Sam's Town hanno avuto sul mondo del Rock, ma soprattutto sul gruppo stesso, che ha visto quindi in Sawdust un mezzo attraverso cui chiudere la prima parte della propria, sensazionale carriera. Certo, dietro ogni operazione discografica si nascondono spesso fini economici, ma quando è la qualità a prevalere non serve a nulla soffermarsi troppo sulle singole motivazioni che hanno portato all’uscita del prodotto in questione. Questo è il caso di Sawdust.
Il disco contiene la bellezza di diciassette brani (più due eventuali bonus track), per un totale di oltre un’ora di ottima musica. Di carne al fuoco, è evidente, ce ne è davvero tanta, e non è finita qui. Se infatti Hot Fuss e soprattutto Sam's Town erano contraddistinti da un sound univoco e caratteristico, Sawdust riesce invece ad interrompere questa tradizione, proponendo musicalità varie e spesso distanti fra loro. Di conseguenza, chi non ha mai amato i The Killers potrebbe ricredersi ascoltando Sawdust, compilation che proprio in quanto tale ha il pregio (ed il compito) di avvicinare nuovi adepti al gruppo di Las Vegas. Anche chi, come il sottoscritto, stravede per il combo nordamericano potrà comunque trovare in Sawdust del materiale molto interessante, tenendo a mente che pur sempre di raccolta si tratta. I primi due lavori firmati The Killers avevano infatti nella compattezza una delle loro straordinarie qualità, compattezza di cui qui, chiaramente, si avverte la più totale assenza.
La traccia di punta di questo Sawdust è l’iniziale Tranquilize. Registrata insieme al leggendario Lou Reed, Tranquilize è caratterizzata da sonorità decisamente più introverse rispetto agli standard del disco. La presenza di Lou Reed in veste di ospite influenza ed impreziosisce l’intero brano, rendendolo uno degli highlight principali della compilation. Al contrario di molte altre tracce, comunque, Tranquilize necessita di svariati ascolti prima di poter essere veramente apprezzata in tutto il suo fascino. Sawdust prosegue poi alternando riproposizioni di vecchi brani, rare b-side e cover. In quest’ultima categoria si evidenziano in particolar modo due tracce: Shadowplay, manifesto della Dark Wave firmato Joy Division (qui davvero stravolto nelle sue atmosfere), e Ruby, Don't Take Your Love To Town, che ci permette finalmente di ascoltare i The Killers sotto una veste tutta americana. Sono comunque molti i pezzi degni d’attenzione contenuti in Sawdust: dall’elettrizzante Sweet Talk a Daddy's Eyes, dalla sempre eccezionale Glamorous Indie Rock & Roll alla bonus track della versione europea Change Your Mind, senza comunque dimenticare Leave The Bourbon On The Shelf, facente parte della cosiddetta Murder Trilogy insieme a Midnight Show e Jenny Was A Friend Of Mine. Particolarmente interessante è inoltre il remix dalle tinte Electro di Mr. Brightside, al quale la band americana probabilmente si ispirerà per la stesura del nuovo materiale. Parola di Brandon Flowers.
Ad ogni pubblicazione firmata The Killers corrisponde ormai una buona dose di grande musica. Non rappresenta un’eccezione Sawdust, che in materia di raccolte può tranquillamente essere annoverata fra le migliori di quest’anno. Se già siete fan di Brandon e compagni acquistate pure ad occhi chiusi Sawdust, disco che avrà senz’altro molte emozioni da regalarvi. Qualora invece non conosciate ancora la band di Las Vegas partite piuttosto dal memorabile Hot Fuss, per poi eventualmente passare al successivo Sam’s Town ed infine a Sawdust. Qualsiasi scelta decidiate di operare, sono certo, non ve ne pentirete.