Voto: 
6.6 / 10
Autore: 
Lorenzo Iotti
Genere: 
Etichetta: 
Locomotive Records/Frontiers
Anno: 
2007
Line-Up: 

- Mika Tanttu - batteria
- Tomi Luoma - chitarra
- Ville Hovi - voce
- Antti Kokkonen - chitarra
- Raimo Posti - basso

Tracklist: 

1. I’m Alive
2. Prey
3. Ghost White Coma
4. Inner Cell
5. Trespasser
6. Friend
7. Pulse Of Negative
8. Breath
9. Worldwide Destruction
10. My Sweetest Enemy
11. Dark Filth Water

Kill the Romance

Take Another Life

I Kill The Romance, band finlandese formatasi nel 2004, dopo i buoni risultati degli EP Logical Killing Project e Cyanide esordiscono con il loro primo full-lenght Take Another Life, accostandosi al genere che nell’ultima decade ha dominato la scena metal della vicina Svezia, il death metal melodico. Proprio questo genere ha recentemente visto alcuni dei suoi più importanti rappresentanti (In Flames, The Haunted) ammorbidire ulteriormente il loro sound inserendo frammenti di cantato in clean, scelta condivisa dal recentemente nato metalcore.

È questa la strada scelta dai Kill The Romance, che intervallano ruggiti rabbiosi con cori puliti e catchy; è difficile dare un giudizio oggettivo quando si parla di cori melodici inseriti in una musica estrema, poiché l’impressione dipende in gran parte dai gusti personali; certo è che in questo Take Another Life il clean risulta spesso fastidioso e inopportuno, distaccandosi eccessivamente dalla linea musicale e rovinando l’atmosfera rabbiosa che si andava creando.
Dal punto di vista musicale ritroviamo invece tutti gli stilemi della scuola svedese: suono corposo e pesante, riff articolati e distorti pur conservando la melodia, ritmica varia e complessa; il tutto generalmente ben suonato e congeniato, sebbene il disco pecchi di un’eccessiva somiglianza tra le varie canzoni.

I brani presentano infatti una struttura pressappoco simile, consistente in un incipit rabbioso ed incisivo che introduce il cantato growl, per poi sfociare nell’onnipresente coro in voce pulita e ripetere nuovamente il tutto; il vero motore dei Kill The Romance risulta essere il drumming di Mika Tanttu, preciso e funambolico, che riesce ad ovviare ad una sezione chitarristica spesso eccessivamente statica e ripetitiva. I brani migliori risultano quelli in cui il clean si inserisce meglio nel contesto, come Ghost White Come, in cui momenti epici squarciano l’atmosfera rabbiosa e martellante, Breath, caratterizzata da un riff articolato e coinvolgente, e le veloci e malvagie Friend e Dark Filth Water, entrambe caratterizzate da un’ottima prestazione vocale.
Gli altri brani sono sufficienti ma niente di più, a causa dei cori spesso di cattivo gusto e di una eccessiva somiglianza tra i riff delle varie tracce che rende il disco alla lunga pesante e ripetitivo.

Take Another Life è dunque un disco che lascia perplessi, davanti ad un gruppo che ha grandi potenzialità, ma che purtroppo non le sfrutta al meglio a causa di un eccessivo attaccamento ai cori melodici e ad una certa mancanza di inventiva e varietà. Chi ama particolarmente il cantato melodico nel death metal lo potrebbe apprezzare, a tutti gli altri trasmetterà probabilmente una sensazione di incompletezza.

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