- Jorn Lande - voce
- Jorn Viggo Lofstad, Tore Moren, Ronnie Le Tekro, Ralph Santolla, Shane French - chitarre
- Morty Black, Steinar Krokmo, Espen Mjoen, Manfred Blinder - basso
- Willy Bendiksen, Stian L Kristoffersen, John Macaluso, Oliver Hanson - batteria
- Ronny Tegner, Don Airey - tastiere
1. On And On
2. Fool For Your Loving
3. Cold Sweat
4. Lonely Is The Word/Letters From Earth
5. Burn
6. Feel Like Making Love
7. Kill The King
8. Perfect Strangers
9. Naked City
10. The Day The Earth Caught Fire
Unlocking The Past
Negli ultimi tempi, ormai più di una decina d'anni, il biondo e crinito Jorn Lande si è imposto all'attenzione degli appassionati del metal avendo regalato ottime prestazioni sia con gli Ark ed i Masterplan sia collaborando con altri innumerevoli artisti; adesso agli albori di questo 2007, accompagnato da una lunga schiera di musicisti tra i quali è d'obbligo citare il batterista John Macalusco, si ripresenta con due nuovi e differenti lavori, l'uno che intende proporre una serie di cover di alcune delle band che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell'hard n' heavy, l'altro invece rivolto a raccogliere e presentare ai propri fan parte delle migliori canzoni da lui composte nel corso della sua carriera, anche quella solista.
"Sbloccare il passato", così recita il titolo del primo dei due nuovi lavori del singer norvegese, quello appunto che ripropone song storiche secondo una visione propria di Mr. Lande, ed allora ecco che viene del tutto spontaneo chiedersi perché non lasciarlo così com'era questo passato? Infatti penso nessuno sentisse particolarmente la mancanza di una raccolta di cover, peraltro non sempre interpretate con la dovuta originalità necessaria a dare un proprio trademark capace di donare qualche motivo di interesse da poter rivolgere a queste più o meno epocali canzoni.
Il tentativo di emulare David Coverdale e Ronnie James Dio, con risultati certo eccellenti da parte di un vocalist dalle doti canore elevate ed indiscutibili, non può rappresentare certo un motivo che spinga all'acquisto di un album che poi non ha molto altro da offrire, tanto che le varie Fool For Your Loving dei Whitesnake, o Burn (anche questa interpretata da Coverdale) e Perfect Stranger dei Deep Purple non si allontanano molto dalle loro versioni originali, e se questo succede non avviene certo in positivo, riferendomi in particolare alla performance chitarristica sia di Burn, non proprio vicina in termini qualitativi a quella di Richie Blackmore, sia alle parti orientaleggianti di Perfect Stranger che risultano meno incisive e determinanti, qualche riserva inoltre anche per la versione di Cold Sweat dei Thin Lizzy.
Meglio invece l'opener On And On, cover dei MSG, probabilmente il pezzo più riuscito del lotto grazie soprattutto all'interpretazione passionale del singer norvegese, o anche Feel Like Making Love dei Bad Company, che se da un lato perde un po' il suo mood blueseggiante dall'altro acquista una maggiore attitudine heavy, mentre Kill The King dei Rainbow e Lonely Is The Word dei Black Sabbath riportano la sua voce potente e ruggente in quei territori metallici che tanto inclini e favorevoli sembrano essere a mr. Lande, si chiude infine con la buona accoppiata Naked City dei Kiss e The Day The Earth Caught Fire.
Unlocking The Past così si limita ad essere una raccolta di cover ben interpretate dal bravo Jorn Lande che può risultare appetibile solo ai fan più accesi del cantante norvegese, non mostrando invece ragioni di particolare interesse per tutti gli altri.