Voto: 
9.0 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Jorn Lande - voce
- Russell Allen - voce
- Magnus Karlsson - chitarra, basso, tastiera
- Jaime Salazar - batteria


Tracklist: 

1. Another Battle
2. Hunter's Night
3. Wish For A Miracle
4. Reach A Little Longer
5. Come Alive
6. Truth Of Our Time
7. My Own Way
8. Ask You Anyway
9. Silent Rage
10. Where Have The Angels Gone
11. Universe Of Light
12. The Forgotten Ones

Jorn Lande and Russell Allen

The Battle

The Battle, album che segna l’inizio di una (si spera) proficua e continuativa collaborazione fra i due singer Jorn Lande (Masterplan, Ark, Beyond Twilight, Jorn) e Russell Allen (Symphony X), è un’opera semplicemente meravigliosa, stracolma di tutto quanto può essere apprezzato dagli amanti di un Hard Rock che sfocia senza eccessive intrusione nel campo del metal melodico.
Se di primo acchito si può intuire che il motivo di questo giudizio è garantito dalla prestazione dei due cantanti protagonisti dell’opera in realtà si compie un errore di valutazione; infatti sia Jorn che Russell sono due veri “giganti” che rendono eccelse composizioni che sono già perfette in quanto l’arma segreta di questo album è il chitarrista/bassista/tastierista Magnus Karlsson (già in azione con Last Tribe e Starbreaker) che per questo CD ha sfoggiato un’abilità ed un’inspirazione, a livello di composizione, semplicemente superlativa.

Tutti o quasi i pezzi godono di melodie dirette ma non superficiali, di cori costruiti e confezionati in modo efficace, di parti strumentali ineccepibili, con tanto di assoli notevolissimi, come quelli di chitarra che Karl esegue per esempio in My Own Way o in Silent Rage.
Insomma, Jorn e Russell non potevano trovare un miglior compagno d’avventura per questo nuovo progetto.
Affrontando ora l’impegno dei due “mostri sacri” in azione sul CD va detto che dopo quest’ennesima prova Lande esce ancora più rafforzato nell’immaginario universale come “miglior rivelazione” del primo decennio del nuovo secolo. Le sue linee vocali sono semplicemente superlative, con prove di tecnica eccelse e interpretazioni drammatiche e sentite.
Anche Russel Allen canta benissimo e offre una prestazione sopra le righe con linee a tratti più basse e roche, che vengono a completare in un meraviglioso gioco armonico, i vocalizzi del collega scandinavo.

Dei dodici pezzi che compongono l’album potremmo citare soprattutto le tracce in cui i due singer cantano insieme, partendo con l’opener Another Battle, che, grazie ad un refrain pomposo e ad un riffing “carico e potente” svolge in modo egregio la funzione di primo capitolo dell’opera; in questa track i due singer cantano insieme e il lavoro delle loro ugole si fonde alla perfezione.
Gradevole, magnifica track è poi Wish For A Miracle, introdotta da una parte di piano che suggerisce la melodia portante; cantano anche qui sia Jorn che Russell (riconoscibili e apprezzabili i differenti stili), in una trama che alterna momenti più melliflui ad altri in cui l’esplosione del riff di chitarra ci regala un Hard Rock/AOR pregno di energie positive.
Bellissima anche la prima ballad cantata in coppia, ossia Reach A Little Loger, sostenuta come sempre in modo fantastico dalle tastiere di Magnus.

Proseguendo ancora nella tracklist incappiamo forse nei due brani migliori dell’opera, ossia Come Alive e My Own Way (quest’ultima cantata dal solo Lande), che fondono alla perfezione metal melodico e suggestioni AOR, in un mix che vince su tutti i fronti, grazie ad armonie dirette e memorizzabili, eccelsi passaggi strumentali e linee vocali mai superficiali o eccessivamente zuccherose.

Anche il resto del CD non è da meno e val la pena di considerare ancora, con decisione, la prestazione di Jorn in Where Have The Angels Gone, un hard rock intenso e drammatico dalle tinte fosche dotato ancora una volta di un ritornello di qualità superiore.
La conclusione di questa meravigliosa opera, che ci sentiamo di consigliare veramente a tutti, è il semi-lento The Forgotten Ones, che presenta ancora, in piena luce, le doti di tutti i musicisti mpeganati in questa band.
Se a quanto detto aggiungiamo che l’artwork è una bellissima illustrazione fantasy ad opera di Rodney Matthews, mitico creatore di copertine di qband quali Asia, Magnum e Diamond Head’s, direi che non vi sono scuse… The Battle è un album superlativo, non mancate di farlo vostro.

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