Alessandro Fiordelmondo
Michele Prosperi
Andrea Refi
Andrea Carbonari
1.Alien luftwaffe (part 1)
2.Alien luftwaffe (part 2)
3.El Coyote
4.Call to arms for psychedelic punks …
5.Be Bop A Loser
6.Halleluja
7.Mezcal
8.Chief Doonga
9.Young Men’s Guru
Alien Peyote
Alien Peyote è un concentrato letale di tutte le sottoculture rock and roll.
Già dal monicker (che cela gente proveniente da Guinea Pig, Butcher Mind Collapse, Laundrette ecc.) si può intuire quale sorta di tossica miscela si sprigioni da Alien Peyote: garage rock, punk, JD e horror b-movie, droga, brandelli di psichedelia pesante e lercia, comics proibiti e tutto ciò che a questo immaginario riusciate ad associare.
Ci spieghiamo meglio? Feedback e chitarre dronanti alla Chrome, i Cramps dopo mutazione licantropa, i Radio Birdman o i New Christs con seri problemi neurologici e di corde vocali, i Dwarves se avessero suonato tra i settanta e gli ottanta, i Fuzztones se fossero arrivati dopo lo stoner rock, i Bauhaus in fregola rockabilly, i Lone Wolves nell'ultimo loro giorno di vita.
Musica che non sposta di una virgola l'assetto della nostra discografia adolescenziale - figurarsi se riesce a incidere su quella contemporanea – ma significativa nei suoi intenti e nelle funzioni che assolve quali quella di memoria storica di come si suonava il rock and roll, di rappresentazione di una reazione ormonale di una gioventù musicalmente non ancora sedata, di un approccio alla materia rock and roll mai svincolata dal fattore divertimento e per questo capace di prendersi in giro e ridere di sé stessa.
Il tutto, trasposto in chiave simbolica, assumerebbe connotati sociologicamente molto più seri e indurrebbe altre riflessioni ben più profonde ma inadeguate a questo spazio; neanche Jesus Franco & The Drogas forse le vorrebbero.