- Jimi Jamison - voce
- Jim Peterik - chitarra, tastiere, backing vocals
- Thom Griffin - backing vocals
- Mike Aquino, Joef Hokstra - chitarra
- Christian Cullen, Jeff Lanz - tastiere
- Klem Hayes - basso
- Ed Breckenfeld - batteria
- Billy Syniar - basso in Make Me A Believer
- Dave Bickler, Joe Lynn Turner, Mike Reno, Mickey Thomas, Don Barnes - voce in When Rock Was King
1. Battersea
2. Can't Look Away
3. Make Me A Believer
4. Crossroads Moment
5. Bittersweet
6. Behind The Music
7. Lost
8. Love The World Away
9. She's Nothing To Me
10. As Is
11. ‘Til The Morning Comes
12. That's Why I Sing
13. Friends We Never Met
14. When Rock Was King
Crossroads Moment
Dalla breve esperienza con i Cobra, con i quali rilasciò il buon First Strike nel 1983, al grande successo ottenuto con i Survivor grazie a capolavori come Vital Signs, When Seconds Count e Too Hot To Sleep, Jimi Jamison si è ritagliato un posto di riguardo, divenendo una delle voci simbolo, proprio come i vari Steve Perry, Bobby Kimball o Lou Gramm, di un movimento ormai di nicchia qual è oggi l'AOR, ma capace un ventennio addietro di mietere clamorosi ed indimenticabili successi.
Grazie alla sua inconfondibile ugola, calda ed avvolgente, ha impersonato, rendendola propria, ogni singola composizione passasse tra le sue corde vocali, marchiandola in maniera indelebile ed inimitabile, così da non lasciare mai alcun dubbio sulla sua presenza dietro al microfono.
Anche adesso, ad oltre trent'anni di distanza da quel Captured che segnò il suo giovanissimo esordio con i Target, Jamison rende proprie e si ritaglia addosso una quindicina di canzoni, scritte per lui dall'altro ex Survivor Jim Peterik, che affidate a qualsiasi altro cantante avrebbero benissimo potuto sembrare il nuovo capitolo dei Pride Of Lions, rimasti orfani di Toby Hitchcock. Ma così non è.
In effetti se si da un'occhiata ai nomi coinvolti, ospiti illustri a parte, si può notare come sia presente l'intera line up dei Pride Of Lions, ed anche dall'ascolto del nuovo album solista di Jamison sarà facile percepire la mano sapiente e coinvolgente di Jim Peterik nel plasmare quelle melodie avvolgenti, esplosive e solari che furono tipiche dei Survivor, ma quasi re-inventate adesso con quel fare più pomposo proprio dei Pride Of Lions.
Tra i solchi di Crossroads Moment infatti si respira a pieni polmoni quell'aria emozionale e passionale dei grandi capolavori degli anni '80 come Vital Signs e When Seconds Count, basti dare un ascolto a canzoni quali Crossroads Moment, ‘Til The Morning Comes, That's Why I Sing o Love The World Away, un'aria però talvolta un po' eccessivamente appesantita dalla pomposa magniloquenza dei più recenti Pride Of Lions, cosa che magari tende a rendere un po' zuccherosi e flosci taluni episodi, come la ballad As Is o Friends We Never Met, senza tuttavia negare che si tratta pur sempre di canzoni che farebbero la loro bella figura all'interno di una qualsiasi discografia di artisti che affollano le scene dell'odierna musica rock.
Le affinità con l'ultima band di Jim Peterik tuttavia sono presenti anche in altre tracce, dando peraltro risultati ben superiori, come avviene con le ottime Can't Look Away e Make Me A Believer, tutte esempio inarrivabile di raffinata e passionale magniloquenza. Le più romantiche Lost e Bittersweet colpiscono ed emozionano con grande facilità, merito soprattutto della sublime interpretazione di Jamison, mentre Behind The Music è una piccola perla che ben concilia il loro passato nei Survivor con il presente di Peterik nei Pride Of Lions.
E così l'album scorre via in maniera fluida e piacevole, senza mai presentare particolari cadute verso il basso, mantenendo al contrario sempre alto l'indice di coinvolgimento, dall'iniziale e non proprio irresistibile Battersea alla conclusiva When Rock Was King, in cui partecipano altri storici cantanti della scena AOR, quali Dave Bickler, primo cantante degli stessi Survivor, Mike Reno dei Loverboy o Joe Lynn Turner.