Voto: 
6.9 / 10
Autore: 
Corrado Penasso
Genere: 
Etichetta: 
Punishment 18 Records
Anno: 
2011
Line-Up: 

Mibbe - Bass 


Jankill - Drums 


Paul  Lead - Guitar 


Artio  Rhythm - Guitar 


Sauro - Vocals 

Tracklist: 

1. Ignorance  03:17   


2. The Execution  03:31   


3. Busy Killing  04:34   


4. Violence Unleashed  04:07   


5. Messiah of the Undone  04:45   


6. Food for Voltures  05:28   


7. Death Routine  03:56   


8. Fear of Nothing  06:59   


9. Denying My Soul  04:01

Injury

Unleash the Violence

Direttamente da Reggio Emilia ecco l’ultima novità in campo thrash metal. Parecchia pubblicità è stata fatta in occasione del debut album degli Injury, questo Unleash the Violence che vede ancora una volta la Punishment 18 Records dietro la produzione. Il quartetto si forma nel 2008 e alle spalle ha già un mini CD dal nome Injury con il quale si è fatto conoscere nell’underground sino ad avere un buon contratto discografico.  Il loro stile, come detto in precedenza, attinge a piene mani dal thrash metal più puro e più precisamente da quello della Bay Area di fine anni Ottanta per un risultato di sicuro impatto.


Tra le influenze maggiori spiccano quelle degli Exodus, specialmente se si considera il riffing di chitarra arrembante ma sempre groove e la registrazione potente. Alcune inflessioni leggermente moderne fanno la loro bella figura nel disco e sto parlando in particolare di uno stile chitarristico a tratti più melodico che può ricordare i Testament migliori. A tal proposito, loderei sin da subito il lavoro di Paolo alla chitarra solista giacché il suo tocco raffinato, tecnico ma anche in-your-face arricchisce parecchio il sound dei Nostri.  Detto questo, possiamo fare un breve excursus tra le tracce che compongono questo lavoro per scoprirne i pregi e i difetti.


L’inizio è nel groove massiccio di Ignorance con i suoi ottimi giri di chitarra ad alternarsi a repentini uptempo. Le melodie della chitarra solista sono ben presenti in vari intermezzi. La maggiormente diretta The Execution segue a ruota per creare scompiglio anche se non si disdegnano momenti più ragionati sui quali spalmare l’ottimo lavoro delle asce a macinare riffs su riffs. Momenti ragionati che vengono bene allo scoperto anche con la successiva Busy Killing e che contribuiscono a fornire una base solida sulla quale costruire un solismo melodico alternato alle solite, brevi sfuriate. Violence Unleashed ci fornisce un ulteriore esempio della bravura di Paolo e la canzone in questione si eleva sicuramente durante le furiose cavalcate di chitarra.


L’oscura Messiah of the Undone apre la seconda parte del disco e qui le influenze degli Exodus o degli Overkill di The Years of Decay vengono veramente allo scoperto attraverso momenti spettrali ed il groove roccioso delle chitarre. Forse con la successiva Food for Vultures si tocca uno dei picchi di potenza del disco grazie a coinvolgenti accelerazioni ed un ritornello in gang vocals di buona fattura prima che un riffing totalmente incontrollabile si impossessi di Death Routine per farci sobbalzare dallo stupore. Ci si avvicina alla fine del disco passando attraverso Fear of Nothing, canonica ma dalla sezione centrale esplosiva e la mazzata finale dal nome Denying My Soul per un finale terremotante.


In definitiva, come già detto per l’album degli Havok o per la maggior parte delle uscite moderne nel genere, ci troviamo al cospetto di un lavoro impersonale ma comunque apprezzabile. Solo una cosa ho avuto modo di pensare: sembra quasi che il gruppo voglia forzare leggermente le strutture già non così memorizzabili, rendendole ripetitive a tratti. Ad ogni modo Unleash the Violence  è un lavoro raccomandato ai più inferociti thrashers in cerca di forti emozioni.

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