Marco Stentella – guitar
Francesco Frabollini – bass
Lorenzo Nicolini – drums
1. Maratta
2. GueRRRa
3. Golpe
4. L’Altra
5. Krupp
6. Termìte
7. Usbrat
8. Gavrilo Princip
9. Caporetto
10. Gerontofobia
11. 3R
12. Blitzkrieg
13. Lampo
Lampo
Si capisce subito dove va a parare il trio ternano, ma non si capisce proprio subito la loro bravura. E spiegarne il senso in questo contesto non è cosa troppo agevole.
Allora potremmo dire che nel mare magnum di proposte che flirtano con il math-core (con tutte le conseguenze neurologiche del caso) il trio ternano dei GueRRRa si distingue per una consapevolezza jazz che in altre bands simili viene travolta e quindi annullata dall’impeto.
E’ insomma il rigore strumentale a guidare il trio, ad aiutarlo in certe scelte vincenti e a far sì che non smarriscano mai la retta via. Anche quando i volumi si fanno ‘grossi’ non è mai una furia cieca ed incontrollata, una violenza quasi attesa a determinare l’esito dei giochi; quella corazza jazz che portano addosso li protegge e li difende.
Così si spiega la sicurezza che ostentano a metà di Golpe e che permette cotanto disimpegno. Così - o al contrario – l’andamento dubbioso e riflessivo di Gavrilo Princip. Sicuramente così l’incursione prog-jazz nella finale Lampo, così ricca di armonici difficilmente distinguibili da chi si fa prendere la mano e l’orecchio dalla foga generale ma soprattutto fuorviare dalla stanchezza finale, perché se limite c’è, è nel genere proposto.
Il vero salto di qualità (non di preparazione tecnica, che sembra esserci in abbondanza) è nella creatività nei confronti del suono, nel riuscire ad andare davvero oltre i suoi limiti fisiologici. Non sembri un’eresia, ma anche in una proposta così tesa, viva e pulsante, ascoltare tredici tracce con un sound praticamente sempre uguale a sé stesso, così asciutto e nervoso, mette a dura prova anche i cultori più ostinati di certe sonorità. E questo vale anche per i più quotati maestri del jazzcore, non è certo un problema dei soli GueRRRa.
Comunque se seguite alcuni dei loro nobili amici di stage quali Fuzz Orchestra, Zeus! o Mombu, potreste piacevolmente imbattervi in questi pronipoti di Russolo e Marinetti, italici antenati futuristi e gueRRRafondai che sarebbero stati ben fieri di tale progenie.