- Alex Gopher – voce, tastiera, sintetizzatore, sampling
Guest:
- Jean Benoit Dunkel
- Nicolas Godin
- Elena Noguerra
- Olivieri Libaux
1. Out Of The Inside
2. Brain Leech
3. Nasty Wish
4. Isn’t It Nice
5. Boulder Colorado
6. Carmilla
7. The Game
8. Song For Paul
9. 5000 Moons
10. Go !
11. The White Lane
12. Brain Leech (alternative version)
Alex Gopher
Elettronica di stile è quasi diventato il sinonimo del progetto Alex Gopher che con questo omonimo nuovo lavoro vuole ributtarci nelle sonorità degli esordi con gli Orange, datato piena metà degli eighties. Se ci si cimentasse infatti a scartabellare tra biografie e informazioni, ci troveremmo fra le mani un curriculum davvero impressionante, prova del calibro dell’artista francese. Da un inizio pop, che però vede molto presto lo scioglimento della band – da cui prenderanno forma gli Air – Alex decide di incamminarsi su una strada solista, più incentrata sul songwriting e sulla produzione. Apre dunque l’etichetta Solid, sotto il cui marchio realizza i suoi primi lavori, con la collaborazione di Etienne De Crecy (Superdiscount). Da quel periodo prende forma un filone dell’elettronica denominato “French Touch” che contraddistinguerà da lì in poi anche le produzioni firmate Gopher.
All’alba del 2007 il pioniere francese torna con dodici tracce fortemente “eightieseggianti”, portando in auge la connotazione pop, suo background naturale. Il risultato è un album che mantiene toni emotivi brillanti per tutta la sua durata; brani come Out Of The Inside, Carmilla o la seconda Brain Leech – brano scelto per l’appena precedente singolo – testimoniano un uso anacronistico, ma ancora vitale ed energico, di tastiere e sintetizzatori. Il tessuto sonoro si concilia perfettamente poi alle linee vocali del songwriter che, con alle spalle collaborazioni di altissimo livello (Mozesli, Bob Sinclair, Nightmares on Wax, Teri Moise, Jean Louis Aubert, Bootsy Collins, Jamiroquai, Vanessa Paradis e Sly and Robbie), sa perfettamente giostrarsi tra i meandri del synth pop più moderno (The Game, dalle tinte suburbane e vorticanti) e i loop di matrice classica.
Lascia poi spazio anche a soluzioni acustiche di chitarra (Song For Paul e 5000 Moons, con sprazzi di cantato francese femminile), più rilassate, dal ritmo blando, che risultano dolci tanto quanto avvolgenti.
Ottima prova dunque per Alex Gopher, artista dai grandi numeri che probabilmente ha ricevuto fin ora meno di quanto non meriti.