Voto: 
5.5 / 10
Autore: 
Alessandro Mattedi
Etichetta: 
Autoproduzione
Anno: 
1991
Line-Up: 

- Bart Smits - voce
- Hans Rutten - batteria
- René Rutten - chitarra
- Hugo Prinsen Geerligs - basso
- Jelmir Wiersma - batteria
- Frank Boeijen - tastiera

Tracklist: 

1. Subzero
2. Anthology in Black
3. Second Sunrise
4. Downfall
5. In Sickness and Health

Gathering, The

Moonlight Archer

Nel loro secondo demo Moonlight Archer i Gathering tentano di rifinire la loro formula abbozzando negli inediti un gothic/death metal significativo dal punto di vista storico, ma che in concreto rimane del tutto oscurato da altre pubblicazioni di questo periodo - su tutte Gothic dei Paradise Lost, uscito lo stesso anno e che è decisamente più avanti evolutivamente e stilisticamente parlando.
Le tematiche sono ancora più cupe e decadenti, anche se il titolo del demo rievoca scenari anche fiabeschi.
Sono presenti anche due brani dal primo demo registrati nuovamente per questo.

La prima versione di Subzero ha differenti disposizioni delle tastiere, ma per il resto già inquadra questa sorta di proto-gothic che avrà una sua forma più definita nel debutto su full-lenght Always, offrendo anche tenebrose aperture a riff più cadenzati derivati dal doom metal.
Anthology in Black inizia con una registrazione di suoni della natura accompagnati da musiche folkloristiche in lontananza, presto però prende piede una cavalcata death metal stemperata, banale ed insipida.
La seconda versione di Second Sunrise è giusto registrata meglio senza offrire molto di più dall'originale, e dimenticatevi di Downfall.
In Sickness and Health è l'episodio più riuscito di tutto il demo, una canzone dagli effetti angoscianti ed inquietanti abbinati ad un songwriting più corposo e relativamente maturo, con sfuriate death, stacchi vicini al doom e fondali tastieristici spettrali.

Anche per Moonlight Archer può valere il discorso di An Imaginary Symphony, cioè il fatto che è un prodotto ancora acerbo che non mostra realmente cosa i Gathering sarebbero diventati un giorno.
Ma a questo punto i Gathering riescono ad aprire per gruppi del calibro di Samael, Morbid Angel e Death, oltre a siglare un contratto con una casa discografica con cui produrre il primo vero album.

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