I Furious Styles si sono formati a Seattle nel 2005, prendendo spunto dall’Hardcore di acts come Madball e Biohazard, ma arricchendolo di elementi votati all’Hip Hop americano. Dopo aver condiviso il palco con i mostri sacri Terror o altre discrete realtà come Hoods e Donnybrook, il quintetto ha debuttato nel 2007 con il full-lenght Life Lessons, pubblicato sotto la Hand Of Hope Records.

Già lo stile con cui la band si presenta sul palco e nelle fotografie promozionali preannuncia il contesto di Life Lessons, che conserva una forte componente Hip Hop nell’approccio vocale o nelle campionature inserite. L’introduzione Smile Now è la testimonianza dell’anima underground degli Americani, mentre la seconda Round One è delineata dalle sfuriate aggressive in pieno stile Hardcore. I vecchi Biohazard si fondono con i Madball anche se i Furious Styles non hanno l’abilità delle sopra citate seminali bands: tuttavia il disco procede senza freno per diverse tracce, che si presentano come delle brevi cavalcate impetuose, abbastanza simili tra loro ma capaci di trasmettere una carica unica. L’Hardcore proposto non ha nulla di originale, se non la linea di confine con l’Hip Hop, ma la registrazione appare ben curata e professionale: la voce del cantante MexiMike si esibisce in un misto di Rap e Hardcore che potrà essere apprezzato dai cultori dei migliori Rage Against The Machine, sebbene il genere proposto sia notevolmente distante. I cori Hardcore emergono poi quasi in ciascuna canzone (basti considerare Sgatterproof come esempio), adattandosi sia alle sezioni cadenzate sia a quelle più rapide; i riffs delle chitarre, nonostante si propongano come ordinari e non fuori dal comune, riescono comunque a trasferire una certa energia all’ascoltatore, attraverso le loro svolte impetuose.
Il basso tesse delle linee di primo piano nella settima On Blast, dove il cantato Rap si fa più incisivo e appare ben eseguito: la voce è pertanto il punto di forza dei Furious Styles, perché capace di conciliarsi ad ogni registro stilistico affrontato e perché sicura e determinata per tutta la lunghezza di Life Lessons.

In definitiva, si ritiene che i margini di miglioramento di questa giovane band americana giunta alla prima pubblicazione ufficiale possano essere notevoli. Certamente con Life Lessons il gruppo di Seattle rimane aderente al panorama Hardcore-Rap Metal statunitense, ma le capacità di song-writing sono alquanto spiccate in relazione alla scarsa esperienza. Inoltre la produzione assicurata dal contratto con la Hand Of Hope Records, ex casa discografica degli affermati I Killed The Prom Queen, costituisce un altro merito di questo Life Lessons, consigliato ai cultori delle sonorità più orientate sullo stile americano, nonché agli amanti dell’Hardcore aperto a nuove influenze.