- Ace Frehley - chitarra, voce
- John Regan - basso, voce
- Tod Howarth - chitarra, voce
- Jamie Oldaker - batteria, percussioni
1. Rip It Out (Live)
2. Breakout (Live)
3. Cold Gin (Live)
4. Shock Me (Live)
5. Rocket Ride (Live)
6. Deuce (Live)
7. Strangers In A Strange Land (Live)
8. Separate (Live)
9. NY Groove (Live)
10. Rock Soldiers (Live)
11. One Plus One
12. Give It To Me Anyway
Greatest Hits Live
Eccoci di fronte all’ennesima raccolta profondamente inutile, volta solo a raccogliere un po’ di denaro per la casa discografica di riferimento della release. Nel nostro caso parliamo della Megaforce che con Greatest Hits Live raccoglie su un dischetto ottico otto brani live più due inutilissime song in studio di Ace Frehley, star degli ultranoti Kiss, che già erano state incluse nella raccolta del 1998 inititolata Loaded Deck. Unico appunto interessante che abbiamo è il veder coinvolti in questi brani diversi ospiti di gran nome, come nel caso di Give It To Me Anyway, una delle due canzoni aggiunte da studio, quasi tutti gli Skid Row, da Bach a Sabo e Rachel Bolan.
Gli otto brani live sono tratti da due performance e dimostrano come il sound del nostro guitar hero regali molto proprio in veste live: il primo concerto fa riferimento al periodo solista di Frehley e si tratta di una data svolta all’Argon Ballroom di Chicago nel 1987. Il secondo show è datato 1998, quando la reunion dei Kiss era già cosa fatta e si svolge all’Hammersmith di Londra.
Anche in questo caso abbiamo diverse comparsate famose, come quella di Peter Criss (Kiss).
I brani presenti sono una garanzia solo dal titolo e mischiano con sapienza tracce del periodo solista di Frehley a classici indimenticabili dei suoi Kiss; si va quindi da Cold Gin a un’ottima performance del chitarrista in Shock Me, dalle intramontabili Deuce e Rocket Ride all’altrettanto valida ed esplosiva Rip It Out.
Il punto è definire quale sia l’effettiva efficacia e importanza di una release di questo tipo, che nulla presenta di realmente interessante o “nuovo”.
Si consigliano gli affezionati del buon “Hard Rock da stadio” di procurarsi piuttosto le release del chitarrista solista e dei suoi Frehley’s Comet.