- Alex Kapranos - voce, chitarra
- Nick McCarthy - voce, chitarra, tastiera
- Robert Hardy - voce, basso
- Paul Thomson - batteria
1. Ulysses
2. Turn It On
3. No You Girls
4. Send Him Away
5. Twilight Omens
6. Bite Hard
7. What She Came For
8. Live Alone
9. Can't Stop Feeling
10. Lucid Dreams
11. Dream Again
12. Katherine Kiss Me
Tonight: Franz Ferdinand
E che ci fa l’elettronica in un sound così canonico, indie e “schitarrato” come quello dei Fran Ferdinand nel loro terzo album studio, Tonight: Franz Ferdinand? È l’ennesimo tassello della crescita mediatica dei quattro, che con il tempo e sicuramente con il merito si stanno creando uno spazietto niente male nella scena musicale contemporanea. Caratteristiche forti quelle diffuse dagli scozzesi: il basso diviene ancora di più l’elemento preponderante per scandire il tempo, mentre le trame diventano sempre più intellettualmente variopinte, con una duplice anima che fora la parete rocciosa dell’alternative rock per toccare, anche se solo con uno a caso dei cinque sensi, il movimentato mondo della dance (Can’t Stop Feeling), figlio dei suoi anni migliori, gli eighties.
Ma qual è la verità sui Franz Ferdinand? La verità è che loro rappresentano l’incarnazione del grande bluff al rovescio: pezzi d’ascolto facile e ritornelli canticchiabili fanno gridare facilmente al saccheggio pop, ma a ben vedere esiste un secondo livello di sangue in circolo sottopelle, un livello parallelo che ci costringe psicologicamente a soffermarci, a riflettere e percepire ogni singola manifestazione di volontà dei quattro. La stessa consapevolezza che ci fa uscire di senno dinanzi a pezzi come Send Him Away, assoluto esempio di britpop applicato ad una radice indie e con una carezza cantautorale, e Live Alone che potrebbe separare un’opera d’arte e renderla appetibile per un pittore come per un passante qualsiasi.A chi non piacerebbe scuotere la testolina sotto le note di Bite Hard? Chi non permetterebbe alle proprie natiche di ondulare grossolanamente, coordinate con fianchi e spalle mentre What She Came For va in autonomia nelle nostre cuffiette? La risposta è solo qualche riga su, ergo è totalmente nelle nostre mani, nella nostra volontà di carpire esclusivamente quello che desideriamo dall’ascolto di questo Tonight: Franz Ferdinand e dei suoi predecessori. Energia, banalità, groove, effetti speciali, semplice e puro desiderio di ballare…ognuno può leggerci quello che vuole senza cadere nello scontato ma anzi rischiando di dare una nuova interpretazione a come i quattro costruiscono il pentagramma disegnando note disparate.
Apprezzando Lucid Dreams che vuole essere sfrontatamente sperimentale, soprattutto nella sua seconda parte eclettica, e saltando Dream Again settantina fino al midollo, si giunge alla chiusura del sipario con una suadente Katherine Kiss Me, pronta a far colare lacrime con il suo arpeggio oltre tempo. Davvero piacevole in versione Limited Edition con un secondo album composto da otto ulteriori tracce, rivisitazione in versione dub delle song già proposte, segno che il rock dei FF può facilmente tramutarsi in qualcosa di molti diverso, con un po’ di (in)sana apertura mentale. E questo è un ottimo regalo per i fan e per la musica in generale.
Una linea guida dentro un varco pieno di tumultuosi spintoni rappresentati da un lato dalle sonorità emergenti e dall’altro da quanti apprezzano i cambi di direzione e di maturazione che una band vive. Qui ci troviamo dinanzi ad un vero senso di appartenenza, un ciclone che non termina di girare intorno a se stesso, fin dall’esordio, e che sa molto bene cosa e come investire per attirare alla sua malformata e spigolosa essenza gli sfortunati malcapitati.