Voto: 
7.5 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Valery Records
Anno: 
2005
Line-Up: 

- Frank Coppolino - basso

- Steve Angarthal - chitarra

- Pino Scotto - voce

- Larsen Premoli – tastiera

- Mario Riso - batteria




Tracklist: 

1. Third Moon

2. Spaces And Sleeping Stones

3. Fighter

4. Brave Heart

5. Sailor And Mermaid

6. Reaching For The Sky

7. Silent Heroes

8. God Of Souls

9. Freedom Tribes

10. Stronghold

11. Wise Man Tale

Fire Trails

Third Moon

Dopo il Vanadium Tribute del 2003 i Fire Trails di Pino Scotto tornano finalmente con un album che in realtà si può considerare il primo vero CD del gruppo…e le sorprese non mancano.
I Fire Trails, ancorati ad un sound Hard Rock molto classico, in questo album non disdegnano inserimenti di parti soliste e virtuosismi, così come sconfinamenti nel Metal classico e a tratti nel Power, nonché in un certo Epic Metal.
Non solo… amalgamato al sound hard’n’heavy di base, nelle undici tracce di Third Moon, incontriamo anche suggestioni pompose, sinfoniche e progressive, nonché il peso di una tastiera inaspettatamente protagonista in più di un’occasione.

In questo senso ricordiamo subito il meraviglioso duello solistico che si sviluppa nell’assolo di Freedom Tribes fra la tastiera di Larsen Premoli e la chitarra del vistuoso Steve Angarthal, autore di assoli al fulmicotone nel corso di tutta la tracklist.
Del resto Third Moon inizia nel migliore dei modi, con l’Hard Rock roccioso della title-track seguito dal brano decisamente metal-power di Spaces And Sleeping Stones (in entrambi i brani Steve emerge alla grande con due assoli fenomenali).
Se i due brani successivi rientrano nel solco di quanto abbiamo già riferito (comprese le atmosfere epiche di Brave Heart) e non brillano particolarmente ritroviamo lo smalto dell’inizio dell’opera in Sailor And Mermaid, brano Hard Rock forte di un organo molto maestoso e parti di chitarra come sempre impeccabili ed anche nella power Reaching For The Sky, in cui Steve come sempre riesce a ricamare un ottimo assolo.

Detto questo non dimentichiamo di sottolineare come ultima e grande protagonista di questo CD la voce roca e “vissuta” di Pino Scotto, semplicemente una leggenda vivente dell’hard’n’heavy italiano (basti ricordarlo come cantante dei grandissimi Vanadium).
Pino non manca di caratterizzare la sua ugola nelle differenziati situazioni, riuscendo ad infondere tutta l’energia nei pezzi più hard come quelli iniziali e allargando la gamma di interpretazioni al cantato più interpretativo di pezzi come Silent Heroes.
La parte finale dell’album ha ancora due proiettili di tutti rispetto come la potente Freedom Trinbes (dotata del miglior refrain dell’album e di parti strumentali da brividi) e la maestosa Wise Man Tale.
Si aggiunge che l’album è un concept lirico su cui non si può dir purtroppo poiché il promo non contiene nessun testo o specifica di merito.
In definitiva Third Moon è un buon album consigliato di hard’n’heavy con varie influenze, che mostra una band di professionisti ansiosi di mettersi ancora alla prova con sonorità più fresche.

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