Tornano con un ottimo album i canadesi Final Frontier (dopo il più che buon High Tension Wire dell’anno scorso) capitanati dal chitarrista e bassista Mladen (già conosciuto per il suo operato con i grandi e sottovalutati Von Groove).
Colpisce molto la vivacità e la positività che emanano le dodici tracce di questo stupendo esempio di AOR canadese, che vede uno strepitoso Rob Moratti dietro al microfono, interprete di perfetti hit come Foolish Pride o Only The Lonely; l’ultimo brano citato, in particolare, presenta quella classica miscela vincente che unisce un refrain irresistibile a un riffing in continua ascesa. Risulta grandiosa anche la ballad I Hope You Don’t Mind, che resce a non essere smielata ma allo stesso tempo intensa e colma di emozioni.
Colpisce più volte nel corso della tracklist l’abilità istrionica di Moratti nell’interpretare i vari brani, come nel caso di Someone’s Watching You, un potenziale hit in stile anni ’80, che avvicina i Final Frontier ai migliori Stix e Survivor.

Ogni tanto fanno anche capolino le tastiere di Mladen che riescono a dar quella morbidezza e in più che spesso corona melodie azzeccate, sempre in simpatia con la linea ritmica, semplice ma efficace.
Non mancano poi episodi virtuosi come l’assolo di chitarra di All The Way, sempre eseguito con un’aria spensierata che lo rende veramente gradevole.
Nel CD sono inserite due bonus track che in realtà sono canzoni già uscite su The Second Wave (Delia) e su High Tension Wire (Half Way Home).
Una produzione ottima, che sottolinea a dovere ciò che più deve essere posto in bella vista per l’AOR, ossia l’intreccio delle melodie di voce-chitarra incorona un disco che fa ben sperare per la salute del genere.
I Final Frontier con Freelight entrano di diritto fra i migliori act del momento.