- Alex Willner - Produzione
1. I Have The Moon, You Have The Internet
2. Everybody's Got To Learn Sometime
3. Leave it
4. Yesterday & Today
5. The More That I Do
6. Sequenced
Yesterday and Today
Quando nel 2007 fa uscì From Here We Go Sublime, il panorama elettronico europeo subì probabilmente una sue delle più piacevoli scosse degli ultimi anni. Tutto va ricondotto a un omone dai capelli rossastri e dalla barba incolta: The Field, in arte Alex Willner, svedese di nascita ma mitteleuropeo per adozione artistica, è solo l'ultimo degli ottimi producer elettronici affermatisi ultimamente, e le motivazioni che reggono tale posizione privilegiata non sono di certo poche. Abile nell'aver saputo abbinare il groove incalzante della techno detroitiana alle visioni dell'EDM europea più onirica e allucinogena, The Field è la (quasi) perfetta sintesi del musicista elettronico da dancehall moderna; furbo nell'essersi saputo ritagliare un notevole spazio nella mappa topografica dell'odierna elettronica minimale, oltre che acuto sperimentatore per via delle svariate suggestioni stilistiche racchiuse nel suo sound, Willner è un personaggio al quale la techno più ricercata deve e dovrà molto, soprattutto per quanto riguarda i suoi esiti futuri.
Cavalcando giustamente l'onda decretata dal successo del precedente full-lenght, il producer scandinavo ha messo a segno il secondo colpo della sua carriera, centrando un'altra volta - se non in maniera ancor più convincente - il bersaglio. Yesterday and Today (uscito il 25 Maggio per la Kompakt) scava, come il suo predecessore, negli abissi più ipnotici e visionari dell'ambient techno e della microhouse, donandoci però un lavoro ancora più estasiante e coinvolgente. Onirico nella sua perpetua estasi psichedelica, oltre che trascinante nei suoi fluidi tappeti ritmici, Yesterday and Today è un'ipnosi emotiva continua che ci porta al di là della realtà, superando i confini del suono convenzionale, scavalcando qualsiasi limite atmosferico e acustico.
Basta far partire il disco, sedersi e lasciarsi sovrastare dalle sue lente progressioni sognanti: I Have The Moon, You Have The Internet, velata da un misterioso afflato poetico, apre le porte di questa danza ultraterrena introducendoci in sentieri techno ovattati e psichedelici, frutto di un'elaborata commistione di glitch e minimalismo dagli incredibili risvolti atmosferici. Synth leggiadri, rintocchi elettronici provenienti da una galassia sperduta, ritmi ondulati e melodie stranianti: Yesterday and Today è un viaggio mentale che aggiorna e perfeziona il linguaggio dei maestri del genere in un trip sonoro sospeso tra psichedelia e interminabili tapis roulant ritmici. Il beat tagliente e minimale dei Kraftwerk (da cui la scena techno - e ogni suo minimo sottogenere - è conseguentemente derivata) si fonde infatti con le suggestioni esotiche e "spaziali" di tutto quel filone elettronico moderno rimasto saldamente ancorato al sogno kosmische di Tangerine Dream e Klaus Schulze, idealizzando canzone dopo canzone un vero e proprio nirvana mentale di meditazione spirituale e inabissamenti metropolitani (The More That I Do). Sebbene tutta l'impostazione esecutivo-realizzativa di The Field rimanga sempre dettata dagli stilemi del minimal sound, Yesterday and Today rimane un lavoro estremamente vario nonchè colmo di episodi d'ottima qualità, a partire dalla forza evocativa di Leave It e della splendida titletrack - in cui il binomio synth/beat raggiunge inauditi livelli di equilibrio e precisione - fino alle evoluzioni psichedeliche di Everybody's Got To Learn Something (quasi un tributo agli Air più lisergici) e alla pura estasi spirituale della conclusiva Sequenced, probabilmente il miglior episodio del disco con i suoi 15 minuti di loop compulsivi e sognanti che la rendono un'esperienza percettiva e sensoriale d'assoluto straniamento.
Se From Here We Go Sublime non era bastato a decretare all'unanimità il successo di Willner, probabilmente Yesterday and Today spazzerà via qualsiasi sorta di scetticismo e di indecisioni a riguardo. Opera completa, emozionante e prodotta con estrema raffinatezza, l'ultima fatica del progetto The Field è un'iniezione di estasi visionaria, iper-eccitamento psichedelico e shock percettivo: un disco che si inabissa nelle radici più eteree della techno, sviscerandone l'essenza più pura, diafana e brillante in un disegno musicale dagli effetti afrodisiaci paranormali, ma anche causa di qualche sintomo indesiderato da rintracciare nell'eccessivo minutaggio, nelle esagerazioni minimaliste e in alcune evoluzioni sonore poco elaborate. Ma al di là di tutto, delle analisi, dei concetti, dei pregi e dei difetti, Yesterday and Today rimane un vero e proprio sogno ad occhi aperti. Trovare definizioni per esprimerlo meglio è semplicemente impossibile.