Voto: 
8.0 / 10
Autore: 
Leonardo Cammi
Genere: 
Etichetta: 
Frontiers Records
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Tommy Heart - voce
- Ule W. Ritgen - basso
- CC Behrens - batteria
- Helge Engelke - chitarra


Tracklist: 

1. Don't Keep Me Waiting
2. Generation Jedi
3. All Of My Love
4. Rainbow Eyes
5. Push Me On
6. Wasted Time
7. The Cry
8. The Way
9. Once Bitten, Twice Shy
10. Tell Me Lies
11. In The Dark
12. Still I Believe (European Bonus Track)
13. All I Wanna Do

Fair Warning

Brother’s Keeper

I Fair Warning, divisi sul campo per alcuni anni con progetti abbastanza discutibili si ricompongono (tranne il chitarrista Andy Malecek che rimane fedele alla sua nuova band, i bravissimi Last Autumn's Dream), dopo cinque anni di assenza, anticipati dall’uscita di succulenti ristampe e dal DVD The Call Of The East, per dar vita ad un’altra perla di AOR (che spesso sconfina in un hard rock potente e raffinato) come questo Brother’s Keeper, che ci riporta direttamente ai fasti di Go e dell’album di debutto.

Nell’arco delle tredici tracce proposte vi sono diversi pezzi che possono far parte dei classici della band, a partire dall’opener Don’t Keep Me Waiting, arrembante e veloce, forse fin troppo potente per i canoni del gruppo. Il brano è impreziosito da un assolo di chitarra bellissimo ed energico di Helge Engelke (ex S.A.D.O.). La vena più melodica arriva subito dopo con un altro must intitolato Generation Jedi che ci svela il livello alto della vena melodica dei Fair Warning, con un Tommy Heart (ex V2), alla voce, semplicemente perfetto.
La prima parte dell’album è costellata da ottime song come la successiva All Of My Love, semi-ballad passionale e calda, che ci regala ancora un’ottima prestazione di Heart e un intreccio melodico che ci riconsegna il meglio del melodic rock tedesco.
Purtroppo con Rainbow Eyes cominciamo a far registrare qualche caduta di tono con brani lievemente piatti, che non riescono a bucare lo stereo, ma si tratta di sporadici episodi in quanto il mood del disco è su livelli più che buoni.
Segnaliamo ancora l’ottima bonus track Still I Believe, un mid-tempo che ci riporta ai Fair Warning degli inizi, che sbancavano la terra nipponica a suon di hard rock melodico e riffing romantico, oppure ancora la grazia di un cadenzato estremamente melodico e drammatico come The Cry, mai banale o troppo facile, che ci svela la classe della band.

In conclusione Brother’s Keeper non si segnala certo per grandi variazioni rispetto al passato e per un disco di reunion la scelta è più apprezzabile. I fan di vecchia data e gli amanti del melodic rock possono avvicinarsi alla nuova fatica della band tedesca con buon piglio.

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