- Wattie - voce
- Big John - chitarra
- Gary (Beaker) - basso
- Danny - batteria
- Steve Roberts - batteria
- Buck 'n Glen (Defects) - cori in Germs
1. Jimmy Boyle
2. Daily News
3. Disorder
4. Alternative
5. U.S.A.
6. Rapist
7. Troops of Tomorrow
8. UK 82
9. Sid Vicious Was Innocent
10. War
11. They Won't Stop
12. So Tragic
13. Germs
Troops of Tomorrow
Ci sono albums e bands che risultano, a dispetto della semplicità apparente delle composizioni, assolutamente fondamentali, e il cui operato presenta delle ricadute insospettabili forse nell'immediato, ma che sul lungo periodo si rivelano nella loro sorprendente completezza. Questo Troops Of Tomorrow è datato 1982, ed appartiene quindi alla seconda ondata Punk, quella già preda dell'onda di piena dell'Hardcore e già lontana anni luce dalla complessiva ingenuità musicale, (ed iconografica), di quello della prima ondata settantasettiana, ed il cui spartiacque può essere sommariamente collocato nel 1979. Gli Exploited, appartengono ad una tutto sommata ristretta cerchia di gruppi che si possono fregiare di appartenere dall'inizio a questa categoria, assieme ai fondamentali Discharge, ai GBH, ed a pochissimi altri sul versante Hardcore ed ai Crass sul versante musico-politico opposto. Nello specifico Troops Of Tomorrow si rivelerà nel tempo come forse decisivo per l'apparire di gruppi Metal estremi come Venom, Slayer ecc. , (Slayer che poi saranno autori di covers di UK 82 , ribattezzata LA Disorder 82, e War nel film Judgment Nigtht) e , anche se forse ad alcuni può dare fastidio, assieme a dischi come Realities of War dei già citati Discharge ed ai GBH è fondamentale per lo svilupop del movimento Thrash.
Gli stessi Exploited si indirizzeranno più tardi verso ambiti più prettamente Metal, come altri gruppi coevi con lo stesso background. Questo lavoro raggiunse il N.° 17 delle charts UK provocando anche grande interesse nei media, come una esibizione a Top of the Pops, e contiene dei classici del genere come Disorder, la versione remix di Alternative, Sid Vicious Was Innocent, e sopratutto la title-track, immortale punk anthem dei Vibrators; esempio classico di come un riff di un'estrema semplicità possa a volte essere più incisivo e indovinato di qualcosa di particolarmente elaborato e studiato, imprimendosi a fuoco in testa e ritornando in mente a distanza di moltissimi anni con singolare frequenza. Alla fama della band contribuirono non poco sia Big John che, soprattutto, la tendenza all'estremismo pseudo-anarcoide di Wattie, il quale non mancava mai di insultare ed aizzare il pubblico in modo da provocare risse ed incidenti, in perfetto Punk-style. Spesso inneggiando contro l'esercito del suo paese e contro la Lady di ferro, salvo poi dichiarare che le Falklands erano e sarebbero state sempre Inglesi, il tutto durante il tour in Argentina. Anello di congiunzione tra epoche musicali da conoscere per ricostruire la storia dellla musica estrema, sono ancora attivi e tra innumerevoli cambi di formazione continuano a provocare ancora dopo 26 anni dall'inizio.