- Mark Knopfler - voce, chitarra
- John Illsley - basso
- Pick Withers - batteria
- Roy Bittan - tastiera
1. Tunnel Of Love (08:08)
2. Romeo And Juliet (05:54)
3. Skateaway (06:18)
4. Expresso Love (05:04)
5. Hand In Hand (04:48)
6. Solid Rock (03:19)
7. Les Boys (04:07)
Making Movies
Making Movies, uscito nel 1980, è il terzo album dei Dire Straits dopo l'omonimo esordio del 1978 e Communiquè del 1979. Possiedo questo cd da tempo immemore, ricordo che andavo ancora alle medie, tanto da poter dire che fu il disco che mi fece avvicinare a questo gruppo, a me prima totalmente sconosciuto. E mi ritengo fortunato perchè penso che questo sia l'album più significativo della storia degli Straits, per il semplice fatto che è nato nel periodo di maggior ispirazione e di maggior ambizione del talentuoso frontman, leader e chitarrista della band inglese, quel Mark Knopfler che oltre a comporre e cantare tutti i brani, è al suo esordio da produttore pur se affiancato da Jimmy Iovine, mentre, come si intuisce dalle tre foto contenute nella prima pagina interna, la line-up deve fare i conti con l'uscita dalla band durante la fase delle registrazioni del secondo chitarrista David Knopfler, fratello di Mark, forse deciso a tentare la carriera da solista o forse, come sembra più plausibile, per incomprensioni col fratello, mentre dalla E.Street Band si aggiunse per l'occasione il tastierista Roy Bittan.
Il sound di Making Movies presenta una forte evoluzione rispetto ai precedenti lavori, più tendenti a stilemi blues, tendenze che vengono qui abbandonate a favore di un rock più effervescente e fresco, con canzoni più lunghe e dalle strutture più complesse. Chiaro esempio di quanto detto è il trittico iniziale, che poi a mio avviso è il momento più alto dell'album. La prima traccia Tunnel Of Love, riguardante una storia d'amore ambientata in un Luna Park, dura ben otto minuti che iniziano con il Carousel Waltz e proseguono sorretti da una bellissima melodia e dalla performance chitarristica di Knopfler, che diventa sublime in quel solo finale di un minuto e mezzo. Romeo And Juliet è una love song romantica che entrò nelle charts e vi si stabilizzò per molto tempo, ma ancora oggi sono veramente in pochi a non conoscerla ed apprezzarla, uno di quei pezzi mitici che di diritto si conquistano un posto nella storia del rock, anche Skateaway è una bellissima canzone, una semi-ballad briosa e incantevole, a mio avviso un pò sottovalutata persino dagli stessi Straits, visto che non ricordo di averla mai vista inserita in un loro Best Of o collezione. Anche Expresso Love e Solid Rock sono dei buoni pezzi Rock n' Roll, grintosi e raffinati, mentre Hand In Hand ripresenta ritmi più lenti cercando di ricreare l'atmosfera romantica di Romeo And Juliet, non riuscendo del tutto in tale intendo pur assestandosi sempre su buoni livelli. La finale Les Boys è invece un brano simpatico, beh non proprio però nei confronti dei gay, che non può però mettersi agli stessi livelli degli altri brani presenti nel lotto.
Making Movies vale soprattutto per quel trittico iniziale, talmente bello da far passare in secondo piano tutto il resto dell'album, resto che se contenuto in qualsiasi altro lavoro Rock del periodo avrebbe fatto scuola tra i giovani chitarristi e compositori, ma soprattutto questo è un album che non conosce mode o tendenze, è sempre attuale ed ha la capacità di non stuffare mai, neanche se, come me, lo ascoltate da più di quindici anni.