- Klas Morberg - voce, chitarra
- Håkan Morberg - basso
- Thomas Johnson - batteria
- Stefan Pöge - chitarra
1. Into Eternity (05:59)
2. Depression (04:12)
3. Tears (04:19)
4. The Chill Within (03:38)
5. Visions (04:10)
6. Twisted Emotions (04:38)
7. Forever Gone (03:34)
8. Passed Away (03:34)
9. Asleep (05:25)
Into Eternity
Debut album per questi Svedesi, i Desultory, appunto che con Into Eternity propongono un bel disco di Death Metal in pieno Stocholm Style: sonorità quindi molto simili a qunto proposto dai vari Merciless, Entombed, Dismember, Unleashed e compagnia bella, ritmiche serrate con batteria e basso a supportare delle chitarre accordate molto basse ed un bel vocione Growl come da protocollo, unito alla solita produzione ad opera di Tomas Skogsberg nei Sunlight Studios di Stoccolma.
Le qualità del four pieces sono subito messe in mostra fin dalla opener e title track Into Eternity con l’album che fila via dritto e tagliente come una lama di rasoio fino alla conclusiva Asleep, si può quindi capire perché una label con un glorioso passato come la Metal Blade abbia deciso di dargli la possibilità di esordire nel music business.
Durante i quaranta minuti di durata di questo bel disco le tracce degne di nota sono molte, dall’opener come già detto, passando per la successiva Depression dove in veste di special guest troviamo anche il singer dei Dismember Matti Karki e subito a seguire uno dei pezzi più belli del disco Tears, ottimamente strutturata e molto originale per alcuni passaggi; ovviamente non si può gridare al miracolo, il genere proposto non si discosta poi troppo da quanto fatto da quelle band che agli inizi degli anni ‘90 crearono un vero e proprio fenomeno di massa nell’ambito sempre e comunque dell’underground Metal, underground che però da li a poco alcune band abbandoneranno e che li vedrà acquisire un numero sempre più numeroso di fans, passando così da essere un genere di nicchia con reperibilità abbastanza scarsa dei dischi ad un discreto successo commerciale, per alcuni poi la base dei futuri successi: chiedere agli Entombed, giusto per conferma.
Per quanto riguarda i testi ci troviamo davanti al classico tipo di lyrics Death Metal e cioè, morte, dolore, suicidio, sofferenza e disperazione…il classico clichè che comunque e poi anche quello che ha sempre attirato le orde di ragazzi “di nero vestiti” e che forse è stato anche un’aiuto per tanti, tutti quelli che per vari motivi non si sono sentiti capiti altrove ed hanno invece qui trovato un’appiglio, un qualcosa di diverso rispetto alla felicità ed allegria dei classici pezzi Pop da radio ed alla massa vestita di colori sgargianti che allegramente va per il mondo.
Per quanto riguarda i pezzi si deve segnalare ancora la bella Forever Gone, più ragionata delle altre traccie presenti sull’album: cadenza più Doom soprattutto ad inizio pezzo, ma che poi comunque si sviluppa conservando un certo marchio di fabbrica della e la conclusiva Asleep, la traccia forse più strutturata e di maggior spessore del disco, disco questo Into Eternity che veramente si fa apprezzare per la cattiveria ma anche per le belle melodie, pur rimanendo sempre in ambito di Metal Etremo.
Alla fine si può affermare che questi Desultory sono stati capaci di concepire un bel disco, che potrebbe anche esservi utile nel caso vi venisse voglia di recuperare il loro capolavoro, il successivo Bitterness che rimane una delle pagine più belle mai proposte da una band della zona di Stoccolma; insomma con questo Into Eternity i quattro ragazzi del nord hanno inserito un altro pezzettino nel mosaico del Death Metal Svedese, genere con cui molti sono cresciuti.