- Charlotte Wessels - voce
- Ronald Landa - chitarra
- Ray van Lente - chitarra
- Martijn Westerholt - tastiera
- Rob van der Loo - basso
- Sander Zoer - batteria
1. Sever (04:53)
2. Frozen (04:43)
3. Silhouette Of A Dancer (05:25)
4. No Compliance (05:10)
5. See Me In Shadow (04:41)
6. Shattered (04:20)
7. The Gathering (03:35)
8. Daylight Lucidity (04:36)
9. Sleepwalker's Dream (04:27)
10. Day For Ghosts (03:37)
11. Pristine (04:31)
12. Deep Frozen (04:46)
Lucidity
Dopo il successo ottenuto da The Silent Force dei Within Temptation, l’ex tastierista Martijn Westerholt, fondatore nel 2002 del progetto Delain, debutta con il suo primo Lucidity, in cui riunisce una serie di all-stars della sfera gotica, come Jan Yrlund (ex Lacrimosa), la bella Liv Kristine (ex Theatre If Tragedy, Leaves’ Eyes), l’immensa Sharon Den Adel (Within Temptation), il chitarrista Ad Sluyter (Epica), il bassista Marko Hietala (Nightwish, Tarot) ed il batterista Arien Van Weezenbeek (God Dethroned). Tuttavia i veri protagonisti di Lucidity sono proprio i Delain, sestetto olandese che è riuscito ad assicurarsi fin da subito il prestigioso appoggio della Roadrunner Records e capeggiato dalla carismatica Charlotte Wessels: purtroppo però il risultato sembra ricalcare troppo da vicino le opere dei Within Temptation, come dimostrano le colossali sinfonie che si susseguono o le dolci ballate che si inscrivono perfettamente nel genere gotico.
La domanda che sorge spontanea è se, al di là delle emulazioni, Lucidity conservi un fascino proprio e possa appassionare l’ascoltatore. Non si può che rispondere positivamente poiché le composizioni sono ben curate ed ottimamente strutturate, ma si deve anche sottolineare che l’approccio dell’album è prettamente commerciale, così come commerciale si è presentato nel 2004 The Silent Force.
Sever nei suoi maestosi cori riprende la tradizione degli After Forever, mentre Frozen, il singolo, ha una direzione più diretta ed easy-listening. Tralasciando episodi più ordinari come Silhouette Of A Dancer e No Compliance, si giunge alla deliziosa See Me In Shadow, dove Charlotte duetta con Liv Kristine, descrivendo atmosfere magiche. Anche Shattered ha uno stile molto legato agli ultimi Within Temptation che trascina l’ascoltatore, mentre The Gathering è pesante da sopportare nella sua poco convincente struttura.
In definitiva, nonostante la qualità non sempre elevata, Lucidity si mantiene su un livello discreto, grazie all’intervento dei guests musicisians, ma dalla presenza di una line-up così ricca ci si sarebbe aspettato di più dall'esordio discografico di Westerholt. Un elemento sicuramente da marcare è la voce matura della giovane Charlotte, che forse permetterà ai Delain di raggiungere il successo dei cugini Within Temptation, ma l’aspetto della musica dovrà assumere dei tratti più originali e vari.