- Steve "Steamin'" Clark - chitarra e voce
- Pete Willis - chitarra e voce
- Joe Elliott - voce
- Rick "Sav" Savage - basso e voce
- Rick Allen - batteria e voce
1. Rock Brigade (03:09)
2. Hello America (03:27)
3. Sorrow Is A Women (03:54)
4. It Could Be You (02:33)
5. Satellite (04:28)
6. When The Walls Come Tumblin' Down (04:44)
7. Wasted (03:45)
8. Rocks Off (03:42)
9. It Don't Matter (03:21)
10. Answer To The Master (03:13)
11. Overture (07:44)
On Through The Night
Spesso il destino si rende protagonista nella carriera di una band, condizionandone numerosi fattori. Alcuni gruppi riescono a superare delle difficoltà notevoli senza problemi, altri non sono purtroppo in grado di scavalcare gli ostacoli, altri ancora vincono il fato ma subendo grosse perdite. I Def Leppard appartengono senza dubbio alla terza categoria elencata. La storia del complesso britannico sarà difatti ricca di colpi di scena alquanto sfortunati che non impediranno però al gruppo di raggiungere la “modica” cifra di cinquanta milioni di copie vendute. I Def Leppard nascono in una delle città più industriali dell’Inghilterra, Sheffield, nel 1977. La prima testimonianza musicale della band risale al 1978, quando viene registrato l’omonimo EP. La Vertigo ristamperà per ben tre volte il disco, a dimostrazione dell’importanza storica dello stesso. Nella formazione dell’epoca non c’è ancora lo storico batterista Rick Allen, il quale si unirà al gruppo subito dopo le registrazioni del primo mini. L’anno successivo i Def Leppard iniziano a suonare in importanti locali inglesi, conseguentemente al successo ottenuto dall’EP. Nel 1980 la band è finalmente pronta per il grande salto ed il 14 marzo esce On Through The Night.
Il debutto discografico del complesso inglese viene aperto da un brano tanto potente quanto immediato: Rock Brigade. Il sound dei Def Leppard ricorda considerevolmente, soprattutto nei riff aggressivi, quello di band leggendarie come gli Ac/dc. Un classico Hard Rock caratterizza, comunque, notevolmente tutto On Through The Night. Hello America prende forma a partire da alcuni cori abbastanza originali, dopodiché la canzone prosegue con la solita irruenza: ritmo vertiginoso e ritornello trascinante, nel quale è riconoscibile il piacevole suono dei sinth. Nel testo si può comprendere l’amore dei Def Leppard nei confronti del paese a stelle e strisce. Gli statunitensi sembra apprezzino molto, dal momento che la band avrà abbondantemente più successo in America rispetto al vecchio continente. La song era uscita, poco prima dell’album, anche in formato singolo, riscuotendo un discreto successo. Sorrow Is A Woman si distacca musicalmente dalle precedenti tracce in modo abbastanza considerevole. Dopo un’ introduzione caotica il brano si trasforma in una superba ballata. Il suono della chitarra acustica richiama alla memoria persino gli Eagles di Hotel California! Il refrain riprende le melodie pesanti dell’inizio, mentre Joe Elliott si rivela effettivamente un cantante dotato di pregevole tecnica. It Could Be You ha un avvio quasi Doom, che prontamente viene rimpiazzato da note orecchiabili ed armoniose. L’eco durante il ritornello giova al brano così come lo spettacolare assolo. L’unico difetto della track è la brevissima durata, che si aggira intorno ai due minuti e mezzo. Satellite è introdotta da un telegrafico stacco di chiara ispirazione fantascientifica. Il brano è il più lungo fino a qui incontrato: quattro minuti e mezzo contrassegnati da un riffing davvero incisivo e dai soliti energici cori nel refrain. L’assolo è nuovamente uno dei più fenomenali dell’intero disco. Successivamente si incontra un altro brano lento e malinconico: When The Walls Came Tumbling Down. L’oscura narrazione iniziale non fa che incrementare il pessimismo evocato dalla song. Dopo pochi versi, tuttavia, il ritmo si trasforma, diventando incalzante e impetuoso, ed il brano cambia drasticamente. Il testo è a dir poco catastrofico e narra della fine della vita sulla terra e del caos che ne consegue.
Che le chitarre di Steve e Pete lavorassero insieme in modo favoloso lo si era gia capito da tempo, ma un’ulteriore conferma giunge con Wasted. Il pezzo è uno dei più Heavy di On Through The Night, oltre che uno dei migliori in assoluto per quanto concerne l’album. Uscì anch’esso come singolo poco prima del full lenght, proprio come Hello America. E’ grazie a canzoni come questa che si deduce l’importanza storica che avranno i Def Leppard nella musica Rock ed in particolare all’interno della New Wave Of British Heavy Metal, di cui sono, insieme a Saxon ed Iron Maiden, i massimi esponenti. Rocks Off pare a momenti un brano live, per via del suo attacco iniziale. Le urla dei sostenitori della band si fanno infatti sentire in abbondanza e rendono il brano un minimo più originale. Il complesso non inserisce nuovi elementi nella composizione, che risulta nonostante ciò decisamente gradevole. It Don’t Matter mette in mostra l’attitudine più ribelle e vivace della band di Sheffield in modo assai chiaro ed indiscutibile. Pure It Don’t Matter dura relativamente poco (quasi tre minuti e mezzo), anche se ormai si dovrebbe aver intuito che difficilmente i Def Leppard amano dilettarsi in brani interminabili. La durata ha naturalmente una certa importanza, ma quando la qualità non viene meno risulta quindi abbastanza stupido lamentarsi. On Through The Night è ricco di numerose canzoni gradevoli, tuttavia ce ne è una che sovrasta tutte le altre: si tratta di Answer To The Master. La composizione trasuda di cattiveria, di malvagità e di perfidia, il riff principale è qualcosa di unico, eccezionale ed il testo appare oltremodo ispirato. Moltissime band che oggi narrano di tematiche d’orrore avranno sicuramente preso spunto da Answer To The Master. Overture rappresenta un’eccezione rispetto agli altri brani, dal momento che perdura ben oltre i sette minuti. Essa è la traccia maggiormente articolata all’interno di On Through the Night. Numerosi sono gli assoli, così come i cambi di ritmo. Da sottolineare l’ottimo lavoro del mitico Rick Allen alla batteria, il quale si destreggia audacemente nonostante la giovane età. Rick aveva potuto infatti festeggiare, un anno prima, il suo sedicesimo compleanno addirittura all’Hammersmith Odeon di Londra! Proprio come era iniziato, il pezzo termina in modo placido e armonioso e con lui si conclude anche l’album.
Che dire? Il debutto dei Def Leppard merita sopratutto elogi e complimenti. Questo disco influenzerà un numero spropositato di gruppi in futuro per via della sua bellezza artistica e per le brillanti idee che esprime. Inutile ribadire anche il valore storico di On Through Night, opera vitale per il movimento della NWOBHM, alla pari di Iron Maiden o Wheels Of Steel, usciti nello stesso anno. I Def Leppard saranno capaci di lavori addirittura superiori come il successivo High ‘n’ Dry. Ciò nonostante il fascino del debutto rimane intramontabile, anche dopo più di vent’anni dalla sua uscita.