La prima cosa che si nota prendendo in mano Thrashin People dei nostrani Deep Throat è senza dubbio l'artwork per il quale non si può fare a meno di complimentarsi con l'artista (soprattutto per le vignette con Burzum).
Passando all'ascolto, la track list si apre con Deep Throat Anthem, un pezzo energico e conciso come del resto tutto l'album con alcuni tratti vocali che ricordano Phil Anselmo dei Pantera. Segue Deep And Not Freak con un riff convincente che rende la canzone valida; Personal Revenge e Swastinger the pope sono due tracce rapide e incisive, seguite da Fallaci is Dead caratterizzata da un sound più pesante che presumibilmente parla della scrittrice Oriana Fallaci come una fascista. Niente da dire sulla brevissima Sylvester Die Faster, mentre in We Are Sons Of Bonobo Biscuits i ritmi veloci e pesanti lasciano spazio seppur per poco a tonalità più melodiche.

Livin' in a Burzum Society è tra le migliori tracce del CD per un sound più curato e originale che in alcuni tratti ricorda per l'appunto i Mayhem;le stesse originalità e accuratezza sia a livello melodico che tecnico si ritrovano in Rebel Without A Cause che surclassa il pezzo precedente. In Mosh To The Masses sono da notare i due assoli se pur brevi di chitarra, mentre il resto della canzone passa senza colpire più di tanto come i tre brani seguenti Jesus saves the D.R.I. A Life In Nihilism e Linda, We Miss You. Lo stesso discorso si può fare per Fight the Uman Race, mentre l'ultima canzone Milan Can Hate, Police Can't Shoot ha un sound più orecchiabile, ma senza cadere nel banale risultando così una tra le migliori; originale l'inrtroduzione di parti parlate a tema con la canzone. Il cd si chiude con una traccia fantasma inserita negli ultimi minuti dell'ultima canzone senza niente di particolare.
Nel complesso Thrashin' People è un album più che discreto e ci fa capire che questo gruppo non avrà troppe difficoltà ad avere successo, nonostante a volte scarseggi un po' di originalità, ma è un elemento che si può migliorare.