- Ritchie Blackmore - chitarra
- Ian Gillan - voce
- Roger Glover - basso
- Jon Lord - organo, tastiera
- Ian Paice - batteria
1. Speed King (04:18)
2. Bloodsucker (04:12)
3. Child in Time (10:15)
4. Flight of the Rat (07:52)
5. Into the Fire (03:29)
6. Living Wreck (04:30)
7. Hard Lovin’ Man (07:10)
8. Black Night (Original Single Version) (03:27)
9. Studio chat 1 (00:33)
10. Speed King (Piano Version) (04:15)
11. Studio chat 2 (00:27)
12. Cry Free (Roger Glover Remix) (03:21)
13. Studio chat 3 (00:05)
14. Jam Stew (Unreleased Instrumental) (02:31)
15. Studio chat 4 (00:40)
16. Flight of the Rat (Roger Glover Remix) (07:55)
17. Studio chat 5 (00:31)
18. Speed King (Roger Glover Remix) (05:53)
19. Studio chat 6 (00:23)
20. Black Night (Unedited Roger Glover Remix) (04:47)
In Rock
Immaginatevi gli anni della Contestazione Studentesca e proprio nel 1968 la nascita di una band che cambierà lo scenario musicale successivo di tutto il mondo, i Deep Purple. Siamo negli anni del glorioso hard-rock, targato ’70, quando le grandi bands internazionali, con uscite di addirittura più album nello stesso anno, infiammavano i grandi stadi e palchi ovunque. Così la band inglese regala al pubblico una perla destinata a rimanere tra quei lavori sempiterni, classici senza tempo, In Rock, loro sesto full-length in soli tre anni di attività.
E’ difficile trovare dunque le parole per poter descrivere la grandezza di una opera simile e soprattutto la portata di innovazione che è concentrata nelle venti tracks dell’album. Le caratteristiche della loro musica sono subito esplicite: pura euforia, con assoli di chitarra che imperversano a non finire per tempi incontrollati.
Ed è proprio questo senso di libertà da ogni legame, vincolo, che etichetta il loro modo di intendere la musica; un modo derivante direttamente da quello spirito, stile di vita, così coinvolgente che avevo preso piede in quegli anni. La prima track dell’album, Speed King, è a questo proposito uno di quelli che possiamo chiamare manifesti dell’hard rock. Solo nel titolo viene già dichiarato uno dei filoni principali, la velocità.
Meravigliosa, spregiudicata, inconfondibile è poi la straordinaria voce di Ian Gillan, vocal del gruppo che trascina la sua formazione da momenti di esaltazione ad altri più drammatici, tipo la marmorea Child In Time.
Questa track è di sicuro la migliore di tutto l’album e forse una delle migliori song mai composte dai Deep Purple. E’ davvero stupenda, commuovente, ma allo stesso tempo esaltante; dona ogni volta che la si ascolta delle emozioni infinite. Il vocal da il meglio di sé, con acuti irraggiungibili che caricano sentimentalmente un brano di ben dieci minuti. Lo sviluppo sonoro di questa terza track è strutturato da un climax vocalico iniziale che porta a un solo centrale di chitarra, che risulta pertanto inarrestabile, impazzito. Si arresta poi e si arriva alla fine con un’altra colossale ascesa verso ciò che di più bello una voce non potrebbe fare, urla incessanti, colme si emozione! Una canzone che nella sua struttura diventa l’esempio calzante di sentimenti quali ribellione, speranza, evasione da qualsiasi cosa.
Nei seguenti brani si continua sui medesimi toni: grandi assoli di forte impatto, normalmente di chitarra, ma anche di batteria, come in Flight of the Rat, vocals molto dinamici. Risultano fondamentali dunque in ogni track la notevole distorsione, l’utilizzo di tastiera e il virtuosismo esecutivo di ognuno dei componenti dei Deep Purple. Una canzone come Black Night poi è un’altra di quelle canzoni che ha fatto proprio epoca e In Rock la propone due volte, di cui una remixata.
Delle venti tracks sono presenti infatti più versioni di stesse canzoni come è il caso di Speed King. Tutto ciò a testimonianza della fortissima corrente sperimentale che si era creata. Per sottolineare questo aspetto, sono registrati oltretutto brevi dialoghi del gruppo durante le registrazioni.
Quanto detto dimostra un nuovo modo di intendere la musica, un nuovo atteggiamento che le bands tengono in sede di registrazione e sui palchi. In Rock risulta pertanto di un’importanza capitale non solo per quanto riguarda lo sviluppo dell’hard rock, ma per tutte le varie diramazioni musicali che prenderanno vita nei decenni successivi a partire dalla musica di Deep Purple, Led Zeppelin, Black Sabbath. Un disco d’oro quindi che riscosse subito un immediato successo e che ancora oggi fa molto parlare di lui e dei indimenticabili Deep Purple.