Voto: 
5.0 / 10
Autore: 
Edoardo Baldini
Genere: 
Etichetta: 
Damage Records
Anno: 
2006
Line-Up: 

- Klaus Wolfschmidt - batteria
- Alex Gerlich - chitarra, voce
- Anja Braun - voce
- Benjamin Lohm - basso
- Sven Hahlein - tastiera
- Frank Schmauser - chitarra


Tracklist: 

1. Beginning Of Our Fate
2. Just Believe
3. Shelter From The Pain
4. Fornever
5. Invisible Me
6. No More Lies
7. Kiss Me Before I Die
8. Inside Your Eyes

Darken

Beginning Of Our Fate

Il sestetto tedesco sotto il nome di Darken realizza tra il 2005 e il 2006 il proprio debut album per l’etichetta Damage Records, dopo aver autoprodotto nel 2004 il primo demo: da segnalare il bellissimo artwork dal sapore Gothic/Doom della copertina, che però fuorvia l’ascoltatore dal genere di musica realmente proposto dalla formazione, ovvero un Gothic altamente influenzato da ritmiche più semplici e di stampo Heavy Metal.
La gravissima pecca di Beginning Of Our Fate è la grezza registrazione, che non mette in evidenza né i chiaroscuri dello stile dei Darken, né la voce della cantante Anja Braun, supportata da numerosi backing vocals sia in clean che in growl.

Le otto canzoni che formano Beginning Of Our Fate sono purtroppo abbastanza scontate nel loro incedere mid-tempo e pesanti da sopportare a causa del confuso miscuglio sonoro che risulta dopo la fase di miraggio, sebbene a tratti emergano sezioni interessanti. La title-track che apre il disco appare banale perché priva di uno sviluppo efficace ed innovativo; la seconda Just Believe invece evidenzia alcune buone soluzioni adottate dai Darken sia nell’approccio del pianoforte, sia nel riffing delle chitarre acustica e distorta: con una produzione superiore sicuramente il risultato sarebbe stato soddisfacente e più concreto.
Shelter from the Pain convince poco per la sua struttura abbastanza confusionaria, che non lascia percepire chiaramente le risposte di chitarra e tastiera: anche la voce, già alquanto acerba, viene penalizzata in questo andamento scoordinato e, purtroppo, dozzinale.
L’unico spiraglio di luce viene conferito dall’apporto fondamentale dei temi di pianoforte, che in tracce come Fornever affiancano le discrete partiture di chitarra acustica.
Invisibile Me si avvicina parecchio alle composizioni di formazioni gotiche scandinave, Beseech su tutti: tuttavia, i Darken faticano a snellire i brani e il risultato diventa insostenibile con il trascorrere dei minuti.

Non basta la più tirata ed altalenante Kiss Me Before I Die, capitolo migliore dell’opera, a risollevare le sorti di un disco in caduta libera fin dall’inizio. Poco, alla fine dell’ascolto, rimane nella mente dell’ascoltatore: forse se i Darken ripresentassero il lavoro con una registrazione professionale, anche il responso diverrebbe pienamente sufficiente; per il momento, limitiamoci a recepire questa versione di Beginning Of Our Fate, sperando in future pubblicazioni differenti e tecnicamente più elaborate.

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